CIOTOLA, DERUTA, 1520 CIRCA
in maiolica decorata in blu di cobalto con lustro oro e rosso; diam. cm 16,1, diam. piede cm 7,2, alt. cm 2,5
A BOWL, DERUTA, CIRCA 1520
Bibliografia di confronto
J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux, Parigi 1974, p.167 nn. 546-547; C. Fiocco, G. Gherardi, La maiolica rinascimentale a lustro in Umbria, in G. Guaitini (a cura di), Maioliche umbre decorate a lustro, Firenze 1982, pp. 59-73;
W. Watson, Italian RenaissanceCeramics from the Howard I. And Janet H. Stein Collection and the Philadelphia Museum of Art, Philadelphia 2001, p. 192 n. 35;
G. Busti, F. Cocchi (a cura di), Maiolica. Lustri oro e rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi, Perugia 2019, p. 92 figg. 2-4, p. 110 n. 16
La ciotola emisferica poggia su un piede basso e concavo al centro, è dotata di un cavetto umbonato che si raccorda con una tesa alta e verticale con orlo sottile. La maiolica è interamente smaltata e mostra un decoro tipico della produzione rinascimentale con una lettera “B” nel cavetto delineata in modo complesso, a richiamare nell’asticella motivi floreali, ombreggiata di blu sul fondo smaltato e accompagnata da piccoli fioretti circolari e trattini alla porcellana, mentre la tesa è decorata da un fitto motivo a embricazioni e mostra una lumeggiatura ricca con note ramate. Al verso un decoro a linee lumeggiate parallele.
La coppa ha pochi precedenti in ambito derutese e si sono cercati confronti anche in altri luoghi produttivi, ma senza esito. Tuttavia per morfologia, per decoro, per la qualità del lustro e della realizzazione dell’ornato, ma soprattutto per certi esiti decorativi della tesa, che avvicina l’opera agli esemplari più prestigiosi della produzione derutese quali il piatto da pompa con figura femminile del Museo Civico di Pesaro, riteniamo che la ciotola in esame sia stata realizzata appunto a Deruta negli anni venti del Cinquecento, risultando infatti molto prossima ai taglieri con emblema nobiliare o a coppe di spessore sottile, di cui si sono trovati frammenti insieme a piattelli nell’ambito degli sterri nella città umbra. Utile il confronto con la coppa su alto piede con lettera al centro, che presenta però il decoro a dente di lupo, che sembra redatta con stile e modalità simili.