PIATTO, VENEZIA, BOTTEGA DI MASTRO DOMENICO, 1570 CIRCA
in maiolica decorata in policromia con blu di cobalto, giallo antimonio, giallo arancio, verde ramina, bruno di manganese; diam. cm 25, diam. piede cm 10,2, alt. cm 3,6
A DISH, VENICE, WORKSHOP OF MASTRO DOMENICO, CIRCA 1570
Bibliografia di confronto
J. Lessmann, Italienische Majolika aus Goethes Besitz, Stuttgart 2015, pp. 217-230;
E. K. Swietlicka, Maiolica veneziana nelle collezioni polacche. Nuove attribuzioni, iconografia, interpretazioni, in G. Busti, M. Cesaretti, F. Cocchi, “La maiolica italiana del Rinascimento, studi e ricerche”, Atti del convegno Internazionale, Assisi 9-11 settembre 2016, a cura di, Turnhout 2019, pp. 120-121
Il piatto ha profondo cavetto e larga tesa obliqua con orlo arrotondato, e poggia su un basso piede ad anello appena accennato. Sul recto è dipinta una scena istoriata con un personaggio barbato con tunica corta e mantello, mentre indica verso terra con la mano destra; lo sfondo è riempito da un paesaggio lacustre con una roccia dal profilo arrotondato; il cielo, ampio e senza nubi, accenna a un tramonto mentre la tesa e l’esergo sono interessati da balze erbose tra le quali si eleva un cespuglio.
La qualità pittorica del piccolo piattello in esame è alta il personaggio è dipinto con lo stile sicuro dei pittori istoriatori su uno sfondo impreziosito da elementi pittorici accurati come le ombre degli alberi che si allungano sul lago. Alla produzione della bottega veneziana di Mastro Domenico tra il 1560 e il 1575 furono spesso attribuite opere caratterizzate dalla presenza di un personaggio solo che spicca nel paesaggio agreste, lo stesso che spesso si riconosce anche come sfondo nei vasi farmaceutici.