Artista del XVIII secolo
SCENE ORIENTALI
quattro dipinti, olio su tela, cm 32x26,5
Artist of 18th century
EASTERN SCENES
four paintings, oil on canvas, cm 32x26,5
Insieme ai due lotti successivi i dipinti qui presentati costituiscono un esempio significativo anche per varietà e completezza di quella “moda turca” scoppiata in Europa nel Settecento quando, dopo il fallito assedio di Vienna del 1683, i Turchi – più esattamente i sudditi diversi dell’Impero Ottomano – cessano di costituire una minaccia e diventano invece oggetto di insaziabile curiosità.
Della vita quotidiana presso la Sublime Porta giunge notizia grazie al Recueil de cent éstampes représentant différentes nations du Levant, pubblicato a Parigi nel 1712 per iniziativa di Monsieur de Férriol, e di conseguenza oggi generalmente noto come Recueil Férriol.
Ambasciatore a Istanbul dal 1699 al 1710, Férriol aveva incaricato Jean-Baptiste Van Mour, un oscuro pittore di Valenciennes trasferitosi con lui, di raffigurare gli usi della corte, le favorite nell’Harem, gli interni delle case degli armeni e degli ebrei, e i costumi diversi dei sudditi ottomani. Ne risultarono una serie di dipinti a olio e le incisioni che, ripubblicate nel 1714 e nel 1715 con ampie didascalie esplicative, diedero origine alla “turcomania” in pittura e nelle arti applicate.
Nel primo caso, si ricordano in primo luogo i “quarantatre quadri (che) rappresentano costumi de’ Turchi” che il Maresciallo Matthias von Schulenbugh commissionò a Giovanni Antonio Guardi tra il 1742 e il 1743, due dei quali venduti da Pandolfini il 29 settembre 2022.
Altri dipinti a olio di Van Mour che alla metà del Settecento si trovavano in gran numero nei palazzi degli ambasciatori veneziani ispirarono una vasta produzione italiana e europea, di cui i nostri dipinti costituiscono un esempio.