COPPIA DI PIATTINI, CINA, DINASTIA MING, KO-SOMETSUKE DI TRANSIZIONE, 1621-1627
in porcellana dipinta in monocromia blu. Sul fondo di un piattino etichetta DOTT. SERGIO ROMAGNOLI/ ORIENTAL ANTIQUITES/ GENOA/ VIA XX SETTEMBRE,31; diam. cm 14,8
A PAIR OF SMALL PLATES, CHINA, MING DYNASTY, TRANSITIONAL KO-SOMETSUKE, 1621-1627
Coppia di piccoli piatti concavi con tesa appena rilevata e orlata di metallo scuro. Decoro a monocromia blu con raffigurazione naturalistica delineata sottosmalto con stile rapido e sicuro che vede una gru e un cerbiatto in paesaggio aperto. Orlo delimitato da una fascia con motivo a foglie. La gru nella rappresentazione confuciana rappresenta il rispetto del figlio verso il padre, ma associata al paesaggio con il pino rappresenta un augurio di lunga vita coniugale, qui inoltre associata al cervo, simbolo di longevità. Al verso tralci fioriti con piccoli frutti e uccelli appollaiati e, al centro del piede un sigillo quadrato dipinto liberamente, alla base la marca di transizione cinese ko-sometsuke.
La porcellana ko-sometsuke ('ko' che significa 'vecchio' e 'sometsuke' che significa 'blu e bianco') fu prodotta tra il 1620 e il 1645, quando a seguito della morte dell'imperatore Wanli nel 1619, la mancanza di patronato imperiale costrinse i fornaciai di Jingdezhen a cercare nuovi mercati. Tale porcellana è attestata negli scavi di Jingdezhen, dove le fornaci iniziarono a produrre porcellane cinesi per il mercato giapponese. Nota anche come porcellana Tianqi, dal nome dell’imperatore regnante nel periodo, questa produzione mostra decori legati al gusto della cerimonia del the giapponese, con una tecnica poco accurata che determinava alcune imperfezioni gradite a quel mercato. Tutte queste caratteristiche e una produzione limitata nel tempo ne fanno una produzione molto ricercata.