VASSOIO OTTAGONALE, CINA, DINASTIA QING, PERIODO QIANLONG, 1765 CIRCA
in porcellana policroma e oro. Sul fondo etichetta GIANETTI ANTONIA ANTICHITÀ - MILANO; cm 18 x 26,4
AN OCTAGONAL TRAY, CHINA, QING DYNASTY, QIANLONG PERIOD, CIRCA 1765
Il vassoio ottagonale è in porcellana spessa tenera, con decoro a smalti parzialmente sovracoperta e oro, non invetriata sul fondo. La scena rappresenta tre figure su un pavimento piastrellato nell’atto di esaminare un rotolo con alcune piante architettoniche; in primo piano si scorge un blocco di legno con alcuni strumenti del muratore, quali il martelletto, il quadrato, il compasso, il livello e il regolo. Nel cielo, al di fuori di un alto muro di recinzione, si scorgono contemporaneamente affrontati il sole e la luna. I personaggi rappresentati sono il Re Salomone con i suoi architetti mentre discutono in merito alla planimetria del tempio di Gerusalemme, eretto grazie all’apporto di architetti fenici con blocchi predisposti e ricavati dalle cave di Gerusalemme. Le cronache bibliche furono fondanti di molte leggende e tra l’altro della massoneria, che utilizzava la costruzione del tempio come metafora per l'educazione morale. Nella scena le figure sono intorno a un cofanetto di legno, o l'Arca, simbolo della Loggia, e gli strumenti del muratore che rappresentano il potere, la moralità, la giustizia di Dio, l'uguaglianza e la rettitudine.
Gli ideali più antichi della massoneria vengono fatti risalire appunto all'antica costruzione del tempio di Salomone (988 a.C.) attraverso un personaggio leggendario, l'architetto Hiram Abif, che avrebbe raggiunto una sorta di "illuminazione" spirituale attraverso i sacri ideali della costruzione. Tali ideali furono poi ripresi sia dall'insieme di manoscritti storicamente definiti come “Antichi Doveri”, sia dalle corporazioni (o gilde) degli scalpellini e dei carpentieri britannici del periodo basso-medievale, per poi evolversi e ritrovarsi nelle regole della più moderna massoneria dal 1717 in poi.
Questo vassoio fu realizzato nelle fornaci di Jingdezhen nel sud della Cina e trova riscontro in altre due opere simili: un vassoio analogo di dimensioni appena più larghe, formalmente nella collezione H. Glatz a Londra, e un piatto ottagonale ora al Victoria and Albert Museum di Londra (C.225-1931), probabilmente da un disegno originale tratto da un'incisione di William Tringham del 1755. La vicinanza tra queste opere ha fatto ipotizzare un ordinativo legato alla costituzione di una nuova loggia, forse proprio quella fondata nel 1764 da Lord Blayney denominata "The Moderns", e il servizio a cui appartiene questo piatto potrebbe aver celebrato un tale evento.
Bibliografia di confronto
F. e N. Hervouët, Y. Bruneau, La Porcelaine des Compagnies des Indes à Décor Occidental, Parigi 1986, p. 280 n. 12.5;
C. Craig (a cura di), Chinese Export Art and Design, London 1987, p. 66 fig. 50