Artista lombardo-veneto, sec. XVIII
IL SABBA DELLE STREGHE
olio su tela, cm 66x86
Venetian-lombard painter, 18th century
THE SABBATH OF WITCH
oil on canvas, cm 66x86
Il Sabba rappresenta quello che secondo la dottrina cattolica era il ritrovo delle streghe durante il quale venivano compiuti numerosi riti blasfemi; giunte nel luogo prestabilto a cavallo di animali, bastoni o altri utensili si riunivano in presenza del demonio per procedere con le pratiche iniziatorie volte alla conversione al culto del diavolo, tra cui l'apostasia, la parodia della messa, il calpestamento di oggetti sacri e innumerevoli incatesimi magici.
Le fonti principali che descrivono questi rituali si possono trovare all'interno di alcuni testi riguardanti la dottrina cattolica e i processi per stregoneria; tra questi possiamo citare il Malleus Maleficarum (1486-87) di Jacob Sprenger e Heinrich Kramer e il Compendium Maleficarum (1608) di Francesco Maria Guaccio.
L'iconografia del nostro dipinto coglie probabilmente ispirazione dalla cultura artistica dell'Europa centrale, in particolare francese e olandese dove vengono frequentemente descritte scene di carattere orgiastico gremite di personaggi grotteschi, demoni e animali antropomorfi che imitano comportamenti umani mentre il cielo è sorvolato da streghe accompagnate da mostri o diavoli.
Il soggetto può essere confrontato con l'opera eseguita da Claes Jacobsz van der Heck (1575-1652) nel 1636 oggi al Rijkmuseum di Amsterdam e con altri due dipinti di Frans Franken il giovane (1581-1642) presenti uno Kunsthistoriches Museum di Vienna e l'altro alla Staatsgalerie di Neuburg in Germania; confronti più stringenti possono essere fatti con le incisioni dell'artista francese Claude Gillot (1673-1722) datate intorno al 1700-1720 tratte da 'Les Sabbats' e con alcune opere di David Teniers il giovane (1610-1690).