BERTOZZI & CASONI
(Imola 1980)
Palma
1986
maiolica smaltata e dipinta
cm 274x190x125 - base cm 72x72
L'opera è accompagnata da autentica firmata da Bertozzi&Casoni.
L'opera è registrata presso Bertozzi&Casoni col n. inv. 148.
“Nella nostra arte appare ciò che l'uomo lascia nel tempo”
Giampaolo Bertozzi e Stefano Del Monte Casoni
Grandi sperimentatori e artisti di fama internazionale, Giampaolo Bertozzi e Stefano Del Monte Casoni, lavorano con la ceramica in tutte le sue forme e declinazioni, creando, sempre con una velata ironia, immagini e forme destabilizzanti che provocano slittamenti di senso e confusione.
La Bertozzi&Casoni Inc. nasce nel 1980 a Imola, dopo gli studi dei due presso la Scuola di Ceramica di Faenza e si costituisce volutamente fin dagli esordi come una società. L’intento del duo artistico infatti è quello di creare un Nome Collettivo che alluda ad un marchio specifico, in un connubio innovativo di arte, design, artigianato e industria. Gli anni Ottanta costituiscono un periodo di grande sperimentazione nell’arte, se da un lato in America troviamo l’arte concettuale, e la Transavanguardia in Italia, dall’altra si presenta una volontà di recuperare certe forme di artigianato artistico che riflettono in maniera più specifica sul fare arte ritornando alla pittura e scultura fatta direttamente nei laboratori. È in questo scenario che Bertozzi&Casoni scelgono la maiolica dipinta come materiale prediletto per la loro pratica, reinventandola e trasformandola con le loro molteplici allusioni alla quotidianità.
L’intera pratica artistica dei due artisti si articola attraverso l’unione di tecnologie e materiali industriali con l’arte pittorica. Entrambi sono affascinati e desiderosi di raccontare ciò che gli circonda attraverso le qualità estetiche degli oggetti quotidiani che, nelle loro mise en abime, suscitano in chi le osserva dubbi e domande su ciò che l’uomo sta provocando sulla terra. Il rapporto tra Arte e Natura si trova spesso al centro delle loro opere, oggetti industriali che sono contaminati da elementi organici e viceversa, in una continua ricerca sulla potenzialità della materia e delle sue molteplici accettazioni.
Le ambientazioni ricreate da Bertozzi&Casoni nei loro lavori sono surreali e suggestive, e talvolta sembrano riferirsi ad elementi sottratti dallo scenario del Giardino delle delizie di Hyeronimus Bosch, come nel caso della grande Palma multiforme in ceramica smaltata qua presentata e realizzata nel 1998. Ma i riferimenti alla storia dell’arte, in particolare a quegli artisti che hanno abilmente creato cortocircuiti linguistici, sono molteplici. Altra fonte di ispirazione per i lavori delle Colazioni sono sicuramente stati i Surrealisti come René Magritte o Meret Oppenheim con i suoi feticci come Colazione in pelliccia e molti altri ancora. Ma la vera abilità dei due risiede proprio nel saper rivelare le contraddizioni di questo tempo, il nostro tempo e la caoticità della vita postmoderna. Tutto ciò è reso possibile anche grazie all’ausilio della ceramica, materiale fragile e al contempo eterno per eccellenza, e attraverso il quale i due manipolano modalità espressive ibride e polimorfe, con la tenace volontà di favorire l’osmosi tra arte e vita, tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale.
Nei lavori di Bertozzi&Casoni lo spettatore si trova davanti alla dualità della vita, a metà tra disastro e bellezza, a ricordarci che il bene è contaminato dal male e viceversa, proprio come Yin e Yang.