MATTIA MORENI
(Pavia 1920 - Brisighella 1999)
Al molo (Antibes)
1951
olio su tela
cm 73x92
firmato e datato in basso a sinistra
al retro firmato, datato e titolato
al retro sul telaio timbro a cera lacca dell'Archivio Mattia Moreni
al retro sul telaio timbro e cartiglio Galleria del Milione, Milano
al retro sul telaio cartiglio I Biennale Museo de Arte Moderna San Paolo del Brasile
L'opera è accompagnata da autentica su fotografia dell'Archivio Mattia Moreni.
L'opera è registrata presso l'Archivio Mattia Moreni col n. 51/067.
Provenienza
Galleria del Milione, Milano
Collezione privata
Esposizioni
Primeira Bienal 1951, Museo de Arte Moderna, San Paolo del Brasile, 1951
La resistenza, Palazzo Ricci, Macerata, 1995
Bibliografia
Primeira Bienal (catalogo esposizione), Museo de Arte Moderna, San Paolo del Brasile, 1951, n. 155 rip. b/n, p. 44
La resistenza (catalogo mostra), Palazzo Ricci, Macerata, 1995, ripr. b/n
E. Crispolti, Mattia Moreni. Catalogo ragionato delle opere. Dipinti 1934-1999, Silvana, 2016, p. 180, n. 2/1951/10 (ill. b/n)
Parigi, 9 maggio 2023
“Ricordo di Antibes… Papà era partito nel 1949 per nuove luci…sempre cieli nuovi gli davano voglia di andare avanti… quanti traslochi… Con mamma lo abbiamo raggiunto più tardi? 1950 o 51? Io ero molto piccola ma ricordo la difficoltà della lingua con i bambini all’asilo. Papà lavorava in uno studio nella vecchia Antibes… vicino al castello che oggi è divenuto il museo Picasso... davanti al mare… Ricordi lontani del vecchio mercato che ho poi riconosciuto anni dopo”
Archivio Mattia Moreni
Tra i maggiori protagonisti del secondo Novecento possiamo annoverare Mattia Moreni, artista eclettico a tutto tondo, debitore a molti ma di nessuno imitatore. Iniziò a muovere i primi passi verso quello che diverrà un percorso artistico lungo e articolato in quel di Torino, esponendo insieme a Spazzapan e Mastroianni (i tre furono gli artefici del Premio Torino 1947) e riscuotendo, da subito l’interesse di pubblico e di critica, Mario Merz nel 1945 definì la sua arte aspra e favolosa. Nel 1946 la prima personale alla galleria La Bussola, seguirono importanti recensioni come quella di Italo Calvino e di Lalla Romano.
Sono gli anni del post cubismo, Mattia Moreni compone immagini totalizzanti, dal controllo intellettivo e compositivo, in cui, di volta in volta, il colore e il lirismo si esaltano vicendevolmente, i fondi hanno una tonalità neutra e le forme geometriche vengono esaltate dai contorni predefiniti e marcati. La struttura compositiva delle opere viene proposta secondo le varianti dello sviluppo verticale e/o orizzontale, con molte analogie nella definizione degli elementi plastici, sviluppando diverse gamme cromatiche, a volte con accenti squillanti altre in modo più delicato, rivelando però l’utilizzo di certi cangiantisi del tutto inconsueti nella pittura coeva.
Sono dipinti di una qualità pittorica molto alta che risentono dell’influenza internazionale acquisita nei numerosi viaggi in particolare ad Antibes in Francia, dove soggiorna per lungo tempo.
L’opera qui proposta, fa parte proprio del ciclo di opere realizzate nella cittadina della Costa Azzurra, come si evince dal titolo Antibes/Al Molo. Si tratta di un’opera armoniosa e assai rappresentativa del periodo post-cubista e neo-picassiano che hanno caratterizzato la produzione di Moreni a partire dalla seconda metà degli anni Quaranta. Siamo agli esordi di una lunga e articolata carriera artistica.