TAVOLO DA CENTRO, ATTR. ALLA BOTTEGA DI LUIGI E ANGIOLO FALCINI, FIRENZE, PRIMA METÀ SECOLO XIX
riccamente intarsiato in legni vari e madreperla, reca sul piano schema tripartito che vede nella riserva centrale uno stemma araldico bipartito della famiglia Pallavicino e Dolfin di Venezia, in quelle laterali uccelli su ramo fiorito, entro cornici intarsiate con motivi fogliacei, fiori ed uccelli, cantoni con mazzetto di fiori entro riserva, fascia sottopiano analogamente lavorata con ricco intarsio a girali e fiori scandito da cartelle, sottile dado a doppia voluta riposa su gambe troncopiramidali; cm alt.88x144x78
A FLORENTINE CENTRE TABLE, ATTR. TO THE LUIGI AND ANGIOLO FALCINI WORKSHOP, FIRST HALF 19TH CENTURY
La Bottega Falcini viene fondata dai fratelli Luigi e Angiolo Falcini in Via del Fosso a Firenze. La grande abilità di questi ebanisti consente loro di guadagnare in breve tempo una grande notorietà e di riproporre con successo la tarsia floreale ispirata al barocco fiorentino. Come infatti scriverà il Finocchietti, grande critico ottocentesco di arti decorative, “i Falcini di Firenze debbono ammirarsi fra i primi restauratori della buona tarsia in Toscana”. (1873, p.211)
I fratelli Falcini partecipano anche all’Esposizione Universale di Londra nel 1851, e poi a quelle di New York del 1853 e di Parigi del 1855, e alla mostra nazionale di Firenze nel 1861. Molti esponenti dell’aristocrazia del tempo, come ad esempio il conte Anatoli Demidoff, acquistarono e commissionarono creazioni alla loro bottega. Una coppia di piani di tavoli del 1840 circa analoghi al nostro sono oggi conservati nella galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.
Bibliografia di confronto
E. Colle, Il Mobile dell’Ottocento in Italia. Arredi e Decorazioni d’Interni dal 1815 al 1900, Milano 2007, n. 41, pp.190-193
S. Chiarugi, Botteghe di Mobilieri in Toscana, nn. 241,242 e 246, pp. 194-198