Jacopo Vignali
(Pratovecchio,1592 – Firenze, 1664)
ARCANGELO MICHELE
olio su tela ottagonale, cm 85,5x63
MICHAEL THE ARCHANGEL
oil on octagonal canvas, cm 85,5x63
Bibliografia
G. Cantelli, Repertorio della pittura fiorentina del Seicento, Firenze 1983, p. 142 e fig. 723
S. Bellesi, Catalogo dei pittori fiorentini del 600 e 700, Firenze 2009, I, p. 270
Jacopo Vignali ha rivestito un ruolo importante nella Firenze del Seicento nonostante Baldinucci accenni solo brevemente al suo alunnato presso Matteo Rosselli e al suo essere stato maestro di Carlo Dolci.
Trasferitosi fin da giovane età a Firenze, nel 1616 si immatricola presso l’Accademia del Disegno di Firenze e all’inizio degli anni ’20, già si distingue dai condiscepoli del Rosselli, Giovanni da San Giovanni e Domenico Pugliani, per la sua originale interpretazione delle soluzioni di macchia del Guercino e delle novità post-caravaggesche.
Nella seconda metà del decennio, Vignali si avvicina alle immagini devozionali di Francesco Curradi, come evidenzia il sentimentalismo espressivo delle sue figure e la stesura più morbida derivata dal Passignano. Ai primi anni Quaranta appartengono alcuni dei suoi capolavori destinati a due chiese fiorentine: la decorazione della Cappella Accolti Buontalenti alla Santissima Annunziata e le tre tele per la cappella Mazzei ai Santi Michele e Gaetano in cui Jacopo accorda le eleganze e morbidezze furiniane con gli effetti di macchia a lui cari che caratterizzano anche l’affascinante tela offerta.