Pietro Scoppetta
(Amalfi 1863 - Napoli 1920)
RITRATTO DI GENTILDONNA
olio su tela, cm 65x50,5
firmato e datato "Paris 99" in basso a destra
PORTRAIT OF A LADY
oil on canvas, 60x50.5 cm
signed and dated "Paris 99" lower right
L’artista napoletano dopo gli studi accademici e le committenza nella capitale partenopea che lo portarono ad avere notevole successo di critica e commerciale, decide nel 1897 di lasciare l’Italia per soggiornare a Londra e Parigi. Nella capitale francese, dove dimora tra il 1897 e il 1903, si inserisce nella folta schiera di pittori partenopei tra cui ricordiamo Ulisse Caputo, Raffaele Ragione, attratti dalle suggestioni borghesi e tumultuose della Belle Epoque . Dall’esperienza francese attinge elementi importanti dal confronto con le opere dei pittori Impressionisti, che però rielabora in chiave del tutto personale, giungendo a formulare una tecnica pittorica compendiaria e luminosa. Il periodo parigino determina anche un cambiamento profondo nelle tematiche dei suoi quadri e le rappresentazioni paesistiche del periodo precedente sono sostituite da quelle della vita borghese, nelle quali l’artista individua gli elementi di ottimismo e di tensione al futuro.
Nel 1910 lascia Parigi per stabilirsi a Roma ed otterrà riconoscimenti per la sua attività artistica.