La ceramica torna protagonista da Pandolfini con una ricca asta a tempo dal titolo “Ceramica. Maioliche e porcellane dal XVI al XIX secolo”. Una selezione di manufatti provenienti dai maggiori centri di produzione italiana e non solo, a partire da alcune testimonianze di maiolica arcaica dell’Italia Centrale, per arrivare alle porcellane italiane, francesi e tedesche, oltre ad alcuni piatti realizzati in Cina per il mercato europeo del cinquecento, seicento e settecento.
La maiolica italiana è rappresentata in tutte le sue manifatture principali, con opere realizzate ad Urbino, Venezia, Faenza, Deruta, Montelupo, Pesaro e Palermo, solo per citare i centri maggiori, con piatti, crespine, albarelli e vasi di diverso genere. E fuori dall'Italia, ceramiche di Iznik e soprattutto un bel gruppo di piatti ispano-moreschi.
Ma anche per quanto riguarda la porcellana l’offerta è davvero appetitosa, con importanti opere della manifattura Ginori di Doccia e della manifattura di Capodimonte a Napoli, oltre a materiale proveniente da Venezia, Parigi, Meissen e Vienna.