PLACCA, FERRUCCIO MENGARONI (?), 1900 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia, di forma rettangolare, raffigurante sul fronte l'episodio mitologico della lotta tra Ercole e i giganti. Sul retro, smaltato in bianco, iscrizione: La lotta de ercules/ con li giganti/ in memoria de/ piero el.../ ... 1541.R.: cm 19,6x15.
A PLAQUE, FERRUCCIO MENGARONI (?), CIRCA 1900
Bibliografia
A. Dubrujeaudm, Faiences Italiennes de la Collection A. Imbert, Parigi 1911, p. 97 n. 521;
L. Riccetti, Alexandre Imbert, J. Pierpont Morgan e il collezionismo della maiolica italiana fino al 1914, Firenze 2017, p.334 fig. 17
Questa placca, nota alla critica in quanto già appartenuta alla prestigiosa collezione dell’antiquario Alexandre Imbert ed esposta tra l’altro nella mostra di Parigi del 1911 nella sezione delle maioliche pesaresi del XVI secolo, viene oggi considerata concordemente opera di un falsario proveniente dall’ambiente pesarese, forse proprio quell’abile Ferruccio Mengaroni (Pesaro 1875 – Monza 1925) definito nel 2010 da Timothy Wilson “il più grande genio artistico sia del revival della maiolica rinascimentale che della sua contraffazione” (T. Wilson in L. Riccetti (a cura di), Tra collezionismo e tutela. Connoisseur, antiquari e la ceramica medievale orvietana, Firenze 2010, p. 275). Ancora Wilson a tal riguardo ricorda come lo stesso Mengaroni alla morte venne lodato in maniera molto lusinghiera da autorità illustri come Gaetano Ballardini e Luigi Serra, ritenendo che ci siano “pochi dubbi sul fatto che Otto von Falke avesse ragione a considerare molte delle maioliche esposte alla mostra parigina del 1909, e probabilmente la maggior parte o tutte le targhe, come opera sua, realizzata di recente”.