ARCADE I DIPINTI DAL XVI AL XVIII SECOLO

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Scuola di Giovan Francesco Romanelli, sec. XVII                           

€ 5.000 / 7.000
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Scuola di Giovan Francesco Romanelli, sec. XVII                           

APOLLO E LE MUSE                                                          

olio su tela, cm 31x58                                                    

                                                                          

Workshop of Giovan Francesco Romanelli, 17th century                      

APOLLO AND THE MUSES                                                      

oil on canvas, cm 31x58                                                   

                                                

                        

Provenienza                                                               

Londra, Sothebys, 8 luglio 1981, lotto 22.                                

                                                                          

Verosimilmente eseguito nella bottega del pittore viterbese, il dipinto qui offerto costituisce il ricordo dellaffresco, quasi interamente corrispondente se si eccettuano dettagli nella vegetazione di sfondo, dipinto da Giovan Francesco Romanelli sul soffitto della galleria del palazzo del cardinal Mazarino, ora Biblioteca Nazionale. Accompagnato da scene tratte dalla mitologia classica e dalla storia romana, e dal Giudizio di Paride anchesso di formato rettangolare, il riquadro con Apollo e le Muse si ispirava, aggiornandola per uno spazio diverso, alla scena dipinta da Raffaello nella Stanza della Segnatura in Vaticano.                    

Come sottolineato dagli studi moderni (tra cui si veda E. Oy-Marra, Zu del Fresken des Parnaâ un des Parisurteil von Giovanni Francesco Romanelli in  der Galerie Mazarin in Paris, in Zeitschrift fü Kunstgeschichte 2, 1994, pp. 170-200) la decorazione della galleria che celebrava la raffinata cultura e il collezionismo del potente ministro francese, eseguita da     

Romanelli nel suo primo soggiorno parigino nel 1651, gli aprì la strada alle commissioni reali, e in particolare alla decorazione degli  appartamenti di Anna dAustria nel palazzo del Louvre, eseguita in un secondo soggiorno tra il 1655 e il 1657.