Firenze, 
mer 15 Novembre 2023
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46

Bernardino Nocchi
(Lucca, 1741 - Roma, 1812)

Bernardino Nocchi

€ 7.000 / 10.000
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Bernardino Nocchi

(Lucca, 1741 – Roma, 1812)

LA SPERANZA

LA CARITÀ

coppia di dipinti, olio su tela ottagonale, cm 23x36,5

 

HOPE

CHARITY

oil on octagonal canvas, cm 23x36,6, a pair

 

Bibliografia

G.L. Mellini, Epilogo per Bernardino Nocchi, in Scritti in onore di Alessandro Marabottini, Roma 1997, p. 324 e 327, figg. 6-7.

A. Agresti, Da Lucca a Roma: aggiunte al catalogo di Bernardino Nocchi (con nuovi documenti sugli ultimi anni di vita) in Omaggio a Bernardino Nocchi (Lucca 1741-Roma 1812). A cura di Alessandro Agresti, Roma 2019, pp. 11-12.

 

Come da tempo riconosciuto, le tele qui presentate costituiscono i modelli per le analoghe figure dipinte a fresco sulla volta della sala dei Fasti Prenestini nel palazzo romano del Cardinale Gianfrancesco Stoppani, noto come palazzo Vidoni Caffarelli.

Le lettere di Bernardino Nocchi al padre consentono di circoscriverne l’esecuzione tra i primi mesi del 1773 e la fine del 1774: si tratta dunque di una delle prime commissioni di qualche rilievo ottenute dal giovane artista lucchese, forse grazie al suo maestro romano Nicola Lapiccola, con cui poco prima aveva lavorato al restauro degli affreschi cinquecenteschi di villa Giulia.

Destinata a ospitare la collezione di antichità del cardinal Stoppani, di cui i cosiddetti Fasti Prenestini costituivano gli elementi di maggior rilievo, la volta delle piccola galleria fu decorata da Bernardino Nocchi con una partitura architettonica di gusto cinquecentesco che incornicia le figure di Profeti e Virtù, di scorcio entro aperture esagonali; completano il programma le Sibille sui lati brevi della volta, e le figure degli Evangelisti nelle lunette.

Di tutte sono noti i disegni preparatori, divisi tra la Galleria Nazionale di Palazzo Mansi a Lucca (cfr. Recensir col tratto. Disegni di Bernardino e Pietro Nocchi. Catalogo della mostra, Lucca 1989) e a Roma nel Gabinetto delle Stampe) e i modelli a olio, alcuni dei quali in asta a New York, Sotheby’s, il 24 gennaio 2002 (lotti 203-204) e più recentemente presso Wannenes (cfr. Agresti 2019, cit., figg. 8-22 per l’insieme del ciclo).