DIPINTI DEL SECOLO XIX

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Giovanni Boldini
(Ferrara, 1842 - Parigi, 1931)

Giovanni Boldini

€ 6.000 / 12.000
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Giovanni Boldini

(Ferrara 1842 - Parigi 1931)

NONNA E NIPOTE

olio su cartone, cm 19,5x15

retro: cartiglio della collezione Mario Galli "N.171", cartiglio della collezione Gino Noferini "N.14"

 

GRANDMOTHER AND GRANDSON

oil on cardboard, 19.5x15 cm

on the reverse: label of collezione Mario Galli "N.171", label of collezione Gino Noferini "N. 14"

 

Provenienza

Collezione Vincenzo Cabianca

Collezione Cristiano Banti

Proprietà Enrico Checcucci

Collezione Gino Noferini

Collezione Mario Galli

Collezione privata

 

Bibliografia

I Macchiaioli toscani nella raccolta di Enrico Checcucci di Firenze, catalogo della vendita (Galleria Pesaro, Milano), Milano maggio 1928, n.206, tav.XVI

E. Somarè, Storia dei pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1928, II, tav.93

J. L. Vaudoyer, Giovanni Boldini, in "Dedalo", XI, IV-V, Milano-Roma 1930-1931, p.1191

La raccolta Noferini, catalogo della mostra (Galleria Pesaro, Milano), Milano 1934, n.174, tav.XXIV

M. Tinti, Boldini ante Parigi, in "Emporium", XII, LXXX, Bergamo luglio 1934, p.475

P. Bucarelli, G, Carandente (a cura di), I Macchiaioli, catalogo della mostra (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma 1956) Roma 1956, p.124, n.299

P. Dini (a cura di), Giovanni Boldini, catalogo della mostra (Convento di San Domenico, Pistoia 1984), Pistoia 1984, pp.78, 108, n.14

P. Dini, Boldini macchiaiolo, Torino 1989, p.146, n.36

F. Dini (a cura di), Lettere di Vicnenzo Cabianca a Cristiano Banti del 7 novembre 1881, in "I Macchiaioli: Corrispondenze inedite", Firenze ottobre-dicembre 1999, p.192

F. Dini, P. Dini, Giovanni Boldini, 1842-1931: Catalogo Ragionato, Torino 2004, III, I, p.30, n.36

 

In questo piccolo dipinto di Giovanni Boldini il fascino delle eleganti dame cede la scena al volto luminoso e sorridente di un’anziana signora, di una nonna che con la sicurezza della propria esperienza sembra schermare il nipote a protezione come solida roccia. E se per tradizione orale si potrebbe scorgere nel bambino l’artista stesso, curioso è anche il fatto che l’opera sia appartenuta a Vincenzo Cabianca che la cedette a Banti in cambio di otto fiaschi di olio d’oliva.