DALL'ANTICO AL MODERNO: OPERE DA UNA STORICA COLLEZIONE MILANESE

Milano, 
mer 8 Novembre 2023
Asta Live 1242
64

Filippo De Pisis ©  
(Ferrara, 1896 - Milano, 1956)

FILIPPO DE PISIS

€ 8.000 / 12.000
Stima
Aggiudicazione
Valuta un'opera simile

FILIPPO DE PISIS

(Ferrara 1896 - Milano 1956)

Chiesa (Iglesia)

1928-29

olio su tela

cm 80x60

firmato in basso a destra

al retro cartiglio Mostra d'Arte Italiana a Vienna

al retro cartiglio Centre Julio Gonzàlez

 

L'opera è archiviata presso l'Associazione per il Patrocinio dell'Opera di Filippo De Pisis, Milano, con il numero 00978 in data 18 giugno 1998.

 

Provenienza

Collezione privata, Como

Collezione privata, Milano

Collezione Claudia Gian Ferrari, Milano

Porro & C., Modern and Contemporary Art, 28 maggio, lotto 201

Collezione privata

 

Esposizioni

Vienna, 54. Jabersausstellung Moderne Italienische Kunst die Zeitgenossische Medaille in Deutschland Osterreich, 1 aprile - 5 giugno 1933, n. 80

Valencia, IVAM Centre Julio Gonzàlez, Filippo de Pisis, 12 luglio - 1 ottobre 2000, n. 98

Salisburgo, Ruperinum Museum fur Moderne und Zeitgenossische Kunst, Filippo de Pisis, 19 October - 3 December 2000

 

Bibliografia

54. Jabersausstellung Moderne Italienische Kunst die Zeitgenossische Medaille in Deutschland Osterreich, catalogo della mostra, Kunstlerhaus, Vienna 1933, n. 176,p. 30

Filippo de Pisis, catalogo della mostra, IVAM Centre Julio Gonzàlez, Rupertinum Museum fur Moderne un Zeitgenossische Kunst, Valencia, Salisburgo 2000, p. 56 (ill.)

 

De Pisis non si è mai accorto delle "verità eterne ed universali", ma si è interessato a ogni "contingenza che incontrava nella strada" o vedeva dalla sua finestra, che sapeva trasformare in arte perché "era poeta ad ogni ora del giorno". Il sorriso che distribuiva con le sue tele non era superficiale, anzi era un "sorriso doloroso", di un artista pieno di tormenti, di ribellioni, di crudeltà; ma egli sapeva superare nel risultato ogni complicato processo creativo. E però si credeva che la sua pittura fosse facile, e non profonda, schizzata e non "compendiaria". Eppure quel quadro che sembrava così facile era stato rapidamente eseguito soltanto dopo una lunga preparazione mentale. I migliori pittori del nostro tempo sono pittori provetti, sensibili e controllati, che giungono alla poesia attraverso un lento sviluppo tecnico. Al contrario De Pisis è stato il "poeta" che ha sentito il bisogno di "esprimere il suo estro con colori" piuttosto che "con parole". […]

L. Venturi, Quasi per gioco dipingeva capolavori. Da L’Espresso, 8 Aprile 1956

 

 

© DE PISIS FILIPPO, by SIAE 2023