MOBILI E OGGETTI D'ARTE DA COLLEZIONI PRIVATE

Firenze, 
mer 25 Ottobre 2023
Asta Live 1251
100

PIANO DI TAVOLO, ROMA, 1590-1600 CIRCA

€ 60.000 / 100.000
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PIANO DI TAVOLO, ROMA, 1590-1600 CIRCA

in marmo bianco intarsiato in pietre policrome; cm 61,8x126.

Montato ad incasso su TAVOLO DA MURO, ROMA, INIZI SECOLO XVIII in legno intagliato e dorato, sostenuta da quattro gambe decorate sul fronte da rilievi di ispirazione vegetale riunite tra loro da traversa sagomata centrata da vaso traboccante di fiori; cm 87x132x67,5

 

A ROMAN INLAID MARBLE TOP, CIRCA 1590-1600

 

Bibliografia di confronto

G. Borghini (a cura di), Marmi antichi, Roma 2001, passim;

A. Gonzàlez-Palacios, Pittura per l'eternità. Le collezioni reali spagnole di mosaici e pietre dure, Milano 2003, pp. 67-68, n. 4;

A. Giusti, L'arte delle pietre dure da Firenze all'Europa, Firenze 2005, pp. 21-45.

 

Di forma rettangolare, il piano presenta un articolato impianto decorativo sviluppato intorno ad un grande cartiglio di forma sagomata realizzato in broccatello, che ospita al centro un medaglione in alabastro fiorito incorniciato da una sequenza alternata di piccoli fiori quadripetalo ed ovali decorati con numerose varietà di marmi vari e madreperla. All’esterno del fregio la decorazione si sviluppa sul fondo del nero del Belgio con ampie girali foglate e due grandi fiori posti al centro dei lati corti, il tutto chiuso all’esterno da un profilo lineare in marmo Africano, che agli angoli si apre in quattro riserve a forma di cuore.

Il piano è realizzato ad intarsio, un’antica tecnica recuperata a Roma nel corso del Cinquecento: su un piano in marmo bianco, che costituisce il fondo, vengono scavate delle aree sagomate secondo il progetto di decoro, per essere poi riempite da pietre policrome, spesso recuperate dai marmi dell’antica Roma, tagliate e sagomate in modo da inserirsi perfettamente per andare a formare il decoro previsto.

L'attribuzione di questo piano ad un’officina romana è confermata dalla scelta dei materiali utilizzati, difficilmente reperibili fuori Roma, ma anche dallo stile della composizione, che condivide tra l’altro con i numerosi piani realizzati nella città tra la metà e la fine del XVI secolo l’importanza data al grande medaglione centrale.