PIATTO DA PARATA, CASTELLI D’ABRUZZO, BOTTEGA DI GERONIMO POMPEI, BERARDINO GENTILI IL VECCHIO, 1680 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia, diam. cm 42,4, alt. cm 3,4
A CHARGER, CASTELLI D'ABRUZZO, WORKSHOP OF GERONIMO POMPEI, BERNARDINO GENTILI IL VECCHIO, CIRCA 1680
Bibliografia di confronto
L. Arbace in R. Ausenda (a cura di), Museo d’Arti Applicate. Le Ceramiche, I, Milano 2000, p. 400, n. 467;
C. Fiocco, G. Gherardi, G. Matricardi, Capolavori della maiolica castellana dal Cinquecento al terzo fuoco. La Collezione Matricardi, Torino 2012, p. 125, n. 80.
Il grande piatto in maiolica con profondo cavetto è dotato di larga tesa orizzontale. Il decoro in policromia a gran fuoco, con tocchi di oro sulla tesa, mostra una scena di battaglia con il bottino portato al comandante. Il re, raffigurato con le mani alzate a ringraziare il Divino per la vittoria, accoglie al suono delle trombe accompagnate dai trombettieri un lungo corteo di soldati che accumulano il bottino conquistato. La tesa presenta una decorazione con fanciulli nudi che reggono serti fioriti intervallati a ghirlande, cornucopie, piccoli uccelli animali e insetti, mentre in alto due putti sorreggono un emblema timbrato della corona marchionale (partito, nel primo diviso inchiavato d’argento e di nero, nel secondo inquartato in decusse, nel primo e nel quarto di rosso bandato e di verde, nel secondo e nel terzo doro al saluto evangelico Ave Maria gratia plena in lettere d’azzurro). Le studiose Carola Fiocco e Gabriella Gherardi hanno individuato lo stemma d’alleanza tra le famiglie Ruffo e Alancon Y Mendosa.
Il piatto trova riscontro in esemplari analoghi del medesimo servizio, tra cui uno nella collezione Matricardi di Ascoli Piceno, uno nelle raccolte del Museo del Castello Sforzesco a Milano, uno a Berlino ed un altro al Museo duca di Martina di Napoli.