IMPORTANTI MAIOLICHE DAL RINASCIMENTO AL SETTECENTO

Firenze, 
gio 26 Ottobre 2023
Asta Live 1252
68

PIATTO DA PARATA, LODI, 1740 CIRCA

€ 1.500 / 2.500
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PIATTO DA PARATA, LODI, 1740 CIRCA

in maiolica decorata a gran fuoco; diam. cm 47,7, alt. cm 5,8

 

A CHARGER, LODI, CIRCA 1740

 

Bibliografia

C. Ravanelli Guidotti, I vasi istoriati della farmacia del Gesuiti di Novellara e altri inediti lodigiani, in M.L. Gelmini (a cura di), Maioliche lodigiane del ‘700 nelle collezioni private e i Vasi della Spezieria dei Gesuiti di Novellara, cat. della mostra, Milano 1995, p. 217 fig. 5

 

Bibliografia di confronto

E. Pelizzoni, M. Forni, S. Nepoti, La maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento, Milano 1997

 

Il grande piatto in maiolica ha fondo piano con balza bassa che termina in una tesa larga con orlo arrotondato. L’ornato a tutto campo inquadra tra una quinta di alberi una scena mitologica: Marte, appoggiato alla lancia, dialoga con Minerva seduta a terra e accompagnata da un cane, mentre in alto Diana, assisa su una nuvola, richiama la loro attenzione su Cupido in volo intento a scagliare un dardo. Lo sfondo è occupato da montagne azzurrate e un cielo sormontato da nembi blu.

Le modalità pittoriche di questo piatto sono state associate da Carmen Ravanelli Guidotti alle opere della Farmacia di Novellara in occasione di uno studio che ha portato a definire la paternità lodigiana anche per opere precedentemente attribuite al Veneto e quindi ricondotte in ambito lombardo con la pubblicazione di Elena Pellizzoni. Alcune opere tuttavia, sfuggendo al confronto diretto con i piatti pavesi, sono riconducibili proprio grazie al confronto con i vasi di Novellara a manifatture lodigiane attive attorno al 1740. Tra i piatti pubblicati questo in particolare costituisce un perno nella descrizione della formula stilistica tipica della produzione lodigiana “alla pavese”.