PIATTO, PESARO, 1579-1580 CIRCA
in maiolica dipinta a policromia in blu cobalto, giallo ocra aranciato, giallo antimonio, verde ramina, bruno; diam. cm 23, diam. piede cm 10,5, alt. cm 2,8
A DISH, PESARO, CIRCA 1579-1580
Bibliografia di confronto
P. Berardi, L’antica maiolica di Pesaro dal XIV al XVII secolo, Firenze 1984, pp. 191-192;
L. Fontebuoni, Raccolta D. Mazza. Ceramiche rinascimentali, vol. IV, 1985-1986, n. 51;
R. Gresta, I Lanfranco Dalle Gabicce e la maiolica pesarese a metà del Cinquecento, Pesaro 2018, pp. 174-175, n. 71.
Il piatto ha cavetto piano e larga tesa inclinata con orlo arrotondato poggiante su piede a disco appena rilevato. L’ornato del cavetto mostra al centro, su un paesaggio erboso ombreggiato in arancio, un putto che cammina sorreggendo nelle mani due sottili bastoncini, guarda in alto in un paesaggio brullo tra due alberelli. La tesa, separata da una sottile fascia a cordonatura, mostra un decoro a trofei con scudo animato, e in due cartigli parzialmente coperti si legge una R e quella che sembra una data 15… , ombreggiati a tinte aranciate e lumeggiate a riserva grazie al contrasto con parti risparmiate sul fondo bianco, con nastri graffiti su fondo blu, mentre l’orlo è sottolineato da una linea gialla. Il retro invece non presenta decori, ed è ricoperto da uno strato di smalto con tracce di verdastre.
Numerosi sono i confronti nelle collezioni museali, a conferma della diffusione del decoro nel Ducato di Pesaro, attestata anche dalla serie di vasi della “Farmacia della Fortuna”, databili tra il 1579 e il 1580, recentemente attribuiti alla stessa città marchigiana, ed in particolare alla bottega di Girolamo Lanfranco dalle Gabicce.