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COLLEZIONE DI SCULTURE E COROPLASTICA

€ 20.000 / 35.000
Stima

COLLEZIONE DI SCULTURE E COROPLASTICA

In marmo, pietra calcarea, terracotta e osso

H. minima 4 cm; h. massima 29 cm - Largh. minima 3,5 cm; largh. massima 35 cm

Produzione romano - ellenistica, V secolo a.C. - II secolo d.C.

 

Collezione composta da ventidue reperti così descritti: testa femminile con corona turrita (h. 18 cm; largh. 15 cm, marmo, I metà II secolo d.C.), dal viso con ovale pieno e grandi occhi a mandorla dalle palpebre ben rilevate, naso dritto e fronte bassa, labbra piccole e carnose. I capelli sono raccolti in uno chignon (coperto da un velo) e divisi al centro della fronte da due bande ondulate. Ascrivibile ad una statua di piccolo formato raffigurante la personificazione di una città. Confronto puntuale con la Tyche di Antiochia; testa maschile giovanile con cercine decorato da rosetta (h. 24 cm; largh. 20 cm, marmo, II secolo d.C.), dal volto imberbe e dalla forma leggermente arrotondata, è incorniciato da capelli ondulati che si dividono in due bande sulla fronte, con ciocche arricciate ai lati del volto. Gli occhi hanno palpebre ben evidenziate. Di ispirazione classica, potrebbe rappresentare il dio Hermes; testa di Pan (h. 9 cm; largh. 6,5 cm, marmo, I - II secolo d.C.), caratterizzato da piccole corna e orecchie appuntite, presenta lineamenti molto marcati. Gli occhi sono sporgenti, hanno forma globulare e sono evidenziati da spesse palpebre. Il naso è camuso e gli zigomi pronunciati. La bocca aperta lascia intravedere la lingua ed è incorniciata da baffi fusi con la barba. Capigliatrura corta e spettinata; voluta di capitello ionico con testa di Medusa (h. 11 cm; largh. 13 cm, marmo, seconda metà II - inizi III secolo d.C.) dalla sagoma tondeggiante con serpenti annodati sotto il mento. Il volto di Medusa ha forme molli, pesanti ed espressione patetica, incorniciato da una folta capigliatura serpentiforme. Occhi incassati con pupille e iride incise. Sulla sommità della testa due ali spiegate; erma di Eracle giovanile (?) (h. 19 cm; largh. 12 cm, marmo, I secolo d.C.), rettangolare, con soggetto imberbe, coronato e cinto da una benda. Il volto è incorniciato da ciocche di capelli corti. Fronte bassa solcata da una profonda ruga, occhi piccoli ed infossati. Le labbra sono appena dischiuse. Sulle spalle è annodata la leonté, riprende un modello statuario del terzo quarto del IV secolo a.C.; doppia erma con i ritratti di due personaggi maschili barbati (h. 29 cm; largh. 35 cm, calcare, fine II secolo - inizi III secolo d.C.), pertinente ad un pilastro o ad una balaustra. Entrambi i volti appartengono a due soggetti maschili di età matura, con capelli lunghi, cercine e folta barba. Le fronti sono intervallate da forti rughe. Gli occhi sono grandi ed espressivi. Entrambi i personaggi potrebbero essere dei barbari; testa raffigurante Odisseo (h. 23 cm; largh. 18,5 cm, marmo, età imperiale), indossante il pileo e caratterizzata da baffi, barba e capelli trattati a ciocche fiammeggianti e scomposte. L'espressione è resa intensa dall'approfondimento delle orbite, i muscoli del viso sono irrigiditi, il naso è largo e la bocca è semiaperta. Copia romana tratta da un originale bronzeo ellenistico del 170-160 a.C.; testa di Demetra velata (h. 24 cm; largh. 21 cm, marmo, I - II secolo d.C.), con corona di spighe e capsule di papavero in testa. I capelli della dea sono ondulati e divisi da una scriminatura centrale, scendendo ai lati del volto formando due lunghi boccoli. Occhi e bocca piccoli; testa di figura maschile giovanile (h. 7,5 cm; largh. 4,8 cm, terracotta, I - II secolo d.C.), probabilmente Eracle giovanile con capelli resi a piccole ciocche mosse. Gli occhi sono grandi e infossati, il naso pronunciato e la bocca è piccola e chiusa. La testa, in forte torsione, è completa di collo massiccio e corto; due teste maschili barbate (h. 7 cm; largh. 6,3 cm, marmo, IV secolo d.C.) raccordate l'una con l'atra mediante i capelli, volte rispettivamente a destra e a sinistra. I capelli sono resi a ciocche ondulate, barba folta e lunghi baffi spioventi sulla grande bocca dalle labbra semiaperte; pupilla e iridi sono incise. Probabilmente appartenenti ad un rilievo o ad un sarcofago tardoantico; testa maschile barbata (1) (h. 14 cm; largh. 9 cm, marmo, età imperiale), con capelli a ciocche ondulate sulla fronte. Sul capo è posta una corona di foglie lanceolate (alloro?) con rosetta sul lato sinistro. Il volto è ovale, la barba a ciocche mosse e gli occhi ben definiti. Verosimilmente parte di un altorilievo o di un gruppo; testa maschile imberbe (h. 18 cm; largh. 13,5 cm, calcare, età romana) con calotta compatta e corta frangia. Il volto è ad "U" con mento arrotondato, gli occhi grandi e ovali, delimitati da una linea incisa. Bocca piccola, labbra carnose e orecchie appena sbozzate. In generale sembra un'opera non finita; testa femminile (1) (h. 8,1; largh. 4,9 cm, terracotta, IV-III secolo a.C.) dotata di lunghe ciocche mosse ed ondulate, pettinata all'indietro col tutto raccolto. Volto di forma ovale, occhi allungati e marcati, naso dritto, labbra carnose e mento pronunciato. Testa votiva di produzione campana; testa femminile (2) (h. 8 cm; largh. 4,3 cm, terracotta, fine IV-III secolo a.C.) con alto copricapo svasato alla sommità (polos). Volto ovale caratterizzato da fronte triangolare, globi oculari ben definiti, bocca piccola e carnosa. I capelli sono divisi da una scriminatura centrale che lasciano scoperte le orecchie abbellite da orecchini circolari. Testa di produzione campana; testa maschile barbata (2) (h. 11,5 cm; largh. 8,3 cm, materiale fittile, prima metà del III secolo a.C.), incorniciata da ciocche di barba e capelli ricciute e mosse, accuratamente scomposte. Occhi e sopracciglia appena accennati, bocca piccola circondata da baffi e naso pronunciato. Realizzata a tutto tondo o ad altorilievo. Produzione etrusco - campana; testa (h. 4 cm; largh. 4,3 cm, terracotta, V - IV secolo a.C.), pertinente ad una statuetta femminile facente parte di un gruppo o di un pinax con parte superiore a giorno. Tutti i dettagli risultano poco decisi, questo perché realizzata con una matrice "stanca"; statuetta femminile (h. 14,3 cm; largh. 5,5 cm, terracotta, III - II secolo a.C.) stante su base, indossante un chitone con himation sovrapposto, sollevato a coprire la testa. Il volto non è leggibile. Foro di sfiato sul retro; Testa femminile coronata, "Tanagrina" (h. 5,5 cm; largh. 3,6 cm, terracotta, inizio III secolo a.C.) caratterizzata da volto ovale e lineamenti delicati. Il capo è incorniciato da una grande corona di spesse foglie d'edera a cercine (stephane) su capelli ripartiti al centro della fronte e con acconciatura a chignon. Potrebbe rappresentare una menade o un personaggio della cerchia dionisiaca; frammenti di testa votiva femminile (h. 12 cm; largh. 7 cm, terracotta, fine IV - inizi V secolo a.C.) con superficie abrasa che ne rende i tratti fisionomici difficilmente leggibili. I capelli sono a riccioli e forse coperti da un velo che scende ai lati del collo. Probabile produzione campana; frammento di piede destro (h. 3,7 cm; largh. 5,5 cm, terracotta, IV secolo a.C.) pertinente ad una statua in terracotta di medie dimensioni, conserva due dita del piede destro (alluce e secondo dito) appoggiate su una base solo parzialmente conservata; testa di bovide (h. 7 cm; largh. 6,5 cm, terracotta, IV secolo a.C.) facente parte di una statuetta votiva fatta a mano, con corna sporgenti e ricurve; frammento di letto in osso (h. 8,1 cm; largh. 3,8 cm, osso, età ellenistica) che riproduce una testa maschile barbata e semicalva (satiro?) dotata di naso largo e bocca stretta. Occhi con palpebre pesanti e iride con pupilla incisa. La testa è sormontata da un calice svasato.

 

Provenienza

Collezione privata

 

La collezione è dichiarata di eccezionale interesse archeologico dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte del 23 settembre 2014