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IMPORTANTE COLLEZIONE ARCHEOLOGICA

€ 45.000 / 65.000
Stima

IMPORTANTE COLLEZIONE ARCHEOLOGICA

In terracotta, ceramica, marmo e bronzo

Produzione Italia meridionale, greco-romana, medievale e precolombiana, VI secolo a.C. - XIV secolo d.C.

 

Collezione archeologica formata da quarantacinque reperti provenienti da diverse aree del mondo e appartenenti ad epoche differenti. Composta da: Busto-ritratto di Menandro (h. 75 cm; largh. 57 cm, testa di produzione romana, seconda metà del II secolo d.C. e busto del XVII-XVIII secolo - età romana) di ottima fattura e rarità, composto da elementi riconducibili a periodi differenti. La testa, di epoca romana, è caratterizzata da ampia fronte, occhi infossati e bocca socchiusa. La capigliatura è particolarmente sinuosa. Ascrivibile al tipo iconografico del ritratto di Menandro risalente al monumento in bronzo innalzato ad Atene dopo la morte del commediografo. Il busto invece, di epoca moderna in parte e di età tardo repubblicana - imperiale, è mutilo e tagliato a metà del tronco. La muscolatura è notevolmente importante e la posizione ricorda un definito tipo iconografico "eroico". Nudità e movimento determinano tale conclusione. Bibl.: P. Persano, Una statua dalle molte vite. Biografia di un Menandro 'romano' inedito in una collezione privata genovese, in Bullettino dell'Istituto Archeologico Germanico, Sezione Romana, Roma, 2016; Lekythos (1) (h. 9,5 cm; diam. 5,2 cm, prod. attica, fine VI - inizio V secolo a.C.) a vernice nera, attribuibile al Gruppo del Pittore di Haimon, con scene dionisiache; Pelike attica a figure rosse (h. 22,7 cm; diam. all'orlo 14 cm, produzione greca, seconda metà del IV secolo a.C.) attribuibile al Gruppo del Grifone, presenta una decorazione con amazzone, cavallo e soggetti maschili; Chous (h. 22 cm; diam. all'orlo 9 cm, produzione apula, seconda metà del IV secolo a.C.) a figure rosse, con testa femminile e girali vegetali tipici di tale produzione; Kantharos (1) (h. 22,5 cm; diam. all'orlo 14,5 cm, produzione Italia meridionale, 330-320 a.C.) con volto di donna e sakkos, vicino al Gruppo del Kantharos e al Pittore di Marburg 788; Thymiaterion (h. 22,5 cm; diam. all'orlo 9 cm, produzione apula, fine IV - inizio III secolo a.C.), estremamente raro nella produzione apula a figure rosse, è decorato con due volti femminili ed elementi ondulati e a zig-zag. Se ne conoscono solo 43 esemplari; Coppa di lekanis (h. 9,1 cm; diam .all'orlo 20,2 cm, produzione apula, seconda metà del IV secolo a.C.) a vernice nera con decorazione a tratti verticali sovraddipinti, attribuibile al Gruppo di Xenon; Guttus (h. 8 cm; diam. max 9,5 cm, produzione Italia meridionale, metà del IV secolo a.C.) baccellato e decorato con tralcio d'edera e becco conformato a protome leonina; Pelike (h. 20,3 cm; diam. all'orlo 10,2 cm, produzione apula, 330-300 a.C.) nello Stile di Gnathia, decorato con volto femminile alato, tralci vegetali e fiori; Cratere a campana (h. 20,5 cm; diam. all'orlo 19 cm, produzione apula, fine IV - inizi III secolo a.C.) nello Stile di Gnathia e decorato con meandro con tre tralci vegetali; Oinochoe (h. 20,8 cm; diam. all'orlo 8,5 cm, produzione apula, fine IV - inizi III secolo a.C.) nello Stile di Gnathia con decorazione composta da tralci d'edera e foglie; Skyphos (1) (h. 12 cm; diam. all'orlo 10 cm, produzione apula, fine IV secolo a.C.) nello Stile di Gnathia con decorazione a tralcio di vite con grappoli pendenti alternati a racemi; Cratere a colonnette (1) (h. 29,9 cm; diam. orlo 22,7 cm, produzione apula, fine V - inizio IV secolo a.C.) con decorazione limitata al collo e all'orlo, consiste in tre palmette intervallate da quattro fiori di loto e fila di triangoli; Cratere a colonnette (2) (h. 15,8 cm; diam. all'orlo 12 cm, produzione apula, IV secolo a.C.) ascrivibile al subgeometrico daunio III e dotato di decorazione monocroma floreale; Stamnos (1) (h. 9,6 cm; diam .all'orlo 7,1 cm, produzione apula, V-IV secolo a.C.) ascrivibile al subgeometrico daunio III, con decorazione a cerchi concentrici, punti radiali e linee a risparmio; Stamnos (2) (h. 9,3 cm; diam. all'orlo 5,3 cm, produzione apula, IV secolo a.C.) riconducibile al subgeometrico daunio III, con decorazione a vernice nera applicata solo all'altezza della parte centrale della pancia; Kantharos (2) (h. 13,5 cm; diam. all'orlo 11,8 cm, produzione peucetica, metà VI secolo a.C.) a decorazione monocroma che sull'orlo si sviluppa come fascia monocroma e gruppi di linee parallele, così come la metà superiore. Linee a zig-zag disposte all'interno di un'ampia metopa. La parte inferiore è caratterizzata da semicerchi realizzati a mano libera e fasce parallele; Kantharos (3) (h. 11,5 cm; diam. 9,6 cm; produzione peucetica, metà V secolo a.C.) con decorazione in vernice bruno-rossiccia, caratterizzata da una serie di tacche parallele all'interno dell'orlo e campitura sulla parte inferiore del corpo e sulle anse. La spalla è decorata da palmette legate; Kantharos (4) (h.10,5 cm; diam. all'orlo 8 cm; produzione apula, VI-IV secolo a.C.) con decorazione a vernice bruna, costituita da fasce che interessano l'orlo del vaso, le anse e si dispongono sul punto di massima espansione e poco al di sotto di esso; Coppa (1) (h. 5,2 cm; diam. all'orlo 16 cm; produzione apula, metà IV secolo a.C.) acroma, con decorazione a fascia di vernice bruna disposta sull'orlo e sulle anse; Brocca (h. 13,5 cm; diam. 7 cm; produzione Italia meridionale; metà IV - metà III secolo a.C.) a vernice nera, sprovvista di decorazioni e con la sola presenza di vernice. Vicina alla serie Morel 5380; Lekythos (2) (h. 16,5 cm; diam. all'orlo 6,6 cm; produzione Italia meridionale; 350-325 a.C.) a vernice nera, con bocchello a sezione triangolare e ansa impostata sulla spalla, a sezione circolare. Esemplare avvicinabile alla serie Morel 5416; Kylix (h. 10,7 cm; diam. all'orlo 20,4 cm; produzione Italia meridionale; fine VI - inizio V secolo a.C.) a vernice nera, considerabile come vaso potorio del tipo C, molto diffuso in quest'area. Dotato di ampia vasca arrotondata e massicce anse orizzontali a sezione ovale; Skyphos (2) (h. 7,7 cm; diam. all'orlo 9,9 cm; produzione Italia meridionale; fine V - inizi IV secolo a.C.) a vernice nera, corpo troncoconico rastremato e massicce anse orizzontali a sezione circolare impostate sotto l'orlo; Tazza (h. 4,6 cm; diam. all'orlo 9,1 cm; produzione Italia meridionale; seconda metà del IV secolo a.C.) a vernice nera, con vasca a profilo troncoconico e ansa singola a sezione circolare. Ascrivibile al tipo Morel 6231a; Balsamario (1) (h. 7,2 cm; diam. max 2,9 cm; produzione romana; I secolo d.C.) in vetro, di forma tubolare e corpo espanso nella parte inferiore. Fondo convesso e strozzatura all'altezza del collo. Rientra nella forma 8 della sistemazione ISINGS ed era il più diffuso in tutto l'impero; Balsamario (2) (h. 7,8 cm; diam. max 3,7 cm; produzione romana; I secolo d.C.) in vetro, di forma tubolare e orlo svasato ribattuto esternamente, corpo espanso inferiormente e con fondo convesso. Presente una strozzatura alla base del collo. Rientra nella forma 8 della sistemazione ISINGS; Busto di Artemide-Diana (h. 8,8 cm; largh. max 5,8 cm; produzione Italia settentrionale; I-II secolo d.C.) in bronzo, con il volto rivolto verso sinistra e caratterizzato da grandi occhi, naso dritto e ciocche legate in un krobylos. Sulla schiena ha una faretra (o un arco). Originariamente era un applique, verosimilmente parte decorativa di un letto triclinare; Lucerna (1) (h. 3,7 cm; lungh. 7,5 cm; produzione Italia meridionale; seconda metà del IV secolo a.C.) a vernice nera, con basso corpo a profilo convesso, becco allungato appiattito superiormente. Piccolo foro di combustione sul becco e ampio foro di alimentazione al centro del corpo; Lucerna (2) (h. 3,1 cm; 9,7 cm; produzione Italia settentrionale; II-I secolo a.C.) a vernice nera, con corpo biconico appiattito, becco largo e tozzo; Lucerna (3) (h. 2,8 cm; lunghezza 10,8 cm; Byzacena; fine II - inizio III secolo d.C.) a becco cuoriforme con disco centrale lievemente ribassato ed ansa decorata da due incisioni. Sul disco sono presenti tre incisioni concentriche e tutta la spalla ha una ghirlanda di bacche e foglie d'alloro; Lucerna (4) (h. 3,4; lungh. 8,8 cm; produzione italica; III - IV secolo d.C.) decorata a perline disposte circolarmente. Ampio foro di combustione collocato in corrispondenza della parte terminale del corto becco triangolare; Spatheion (h. 90 cm; diam. all'orlo 13,8 cm; produzione nord-africana; IV - V secolo d.C.) con orlo ingrossato, spalla accentuata, lungo corpo cilindrico rastremato verso il fondo e corto puntale. Ha un taglio quadrangolare al centro del corpo, probabilmente usato come ingresso per l'alloggio di un defunto; Anfora (h. 106 cm; diam. all'orlo 15 cm; produzione nord-ispanica, seconda metà del I secolo a.C. - fine I secolo d.C.) Dressel 2-4, con orlo ingrossato, spalla carenata, corpo ovoidale e puntale cilindrico. Anse bifide; Boccale (h. 21 cm; diam. all'orlo 8,5 cm; produzione centro italica, forse senese; XIV secolo) in maiolica arcaica, monoansato e con becco versatoio a profilo triangolare. Superficie smaltata, decorata con linee nere che formano una foglia e campita da colore verde; Vaso (1) (h. 25,5 cm; diam. all'orlo 5,4 cm; periodo medievale o post medievale) biansato e inciso. La decorazione è costituita da gruppi di incisioni parallele sull'orlo e sulla spalla; Vaso (2) (h. 16,3 cm; diam. all'orlo 5 cm; periodo medievale o post medievale) a filtro con orlo marcato da incisione, corpo globulare e doppie anse a nastro; Ex voto (h. 5,8 cm; largh. 4,5 cm; Etruria, produzione laziale, IV - II secolo a.C.) fittile, di forma amigdaloide su cui viene riprodotto un occhio; Vaso (3) (h. 13,4 cm; diam. all'orlo 5 cm; produzione romana, tarda età imperiale) di forma appuntita, spalla accentuata e corpo conico appuntito. Rivestito da pesante invetriatura di colore verde - bruno; Unguentario (h. 13,8 cm; diam. all'orlo 4,2 cm; produzione Italia meridionale; 300-275 a.C.) in ceramica acroma, collo tubolare e corpo ovoidale. Confrontabile con gli unguentari di tipo Forti 2; Vaso-bottiglia (1) (h. 24 cm; diam. base 10 cm; Perù, produzione Moche; I secolo a.C. - VII secolo d.C.) con pancia semi-globulare bicroma arancio - crema sormontato da testa di scimmia. Ansa a staffa posteriore; Ciotola (h. 4 cm; diam. 11,3 cm; Perù, produzione Nasca; III secolo a.C. - VII secolo d.C.) carenata e dipinta in policromia, internamente in colore arancio ed esternamente decorata a motivi geometrici policromi; Coppa (2) (h. 5 cm; diam. 17,3 cm; Perù, produzione Nasca, III secolo a.C. - VII secolo d.C.) a bocca larga, policroma, con decorazione centrale dipinta con un animale fantastico; Vaso - bottiglia (2) (h. 17 cm; largh. 10 cm; Perù, produzione Lambayeque - Sican; 1000-1200 d.C.) a forma quadrangolare con ansa a ponte e doppio collo con figura antropomorfa. Dipinto in bicromia ocra - rosso; Olla (h. 15,8 cm; diam. all'orlo 9 cm; Perù, produzione Nasca; III secolo a.C. - VII secolo d.C.) globulare con collo svasato e piccola ansa a nastro forata. Dipinto in policromia con rappresentazione antropo-zoomorfo fantastico, dardi e penne. Base dipinta in colore ocra.

 

 

Collezione considerata di eccezionale interesse archeologico ai sensi dell'art. 10 (comma 3 lettera a) del Decreto Legislativo 42/2004 del 04 luglio 2014 presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria.