Carlo Lodi
(Bologna, 1701-1765)
Antonio Rossi
(Bologna, 1700-1753)
TELEMACO VEDE MENTORE TRASFORMARSI IN MINERVA
TELEMACO E MENTORE SACRIFICANO A GIOVE
coppia di tempere su tela sagomata, cm 190x205
TELEMACHUS SEES MENTOR TRASFORMING INTO MINERVA
TELEMACHUS AND MENTOR SACRIFICING TO JUPITER
tempera on shaped canvas, cm 190x205, a pair
Provenienza
San Lazzaro di Savena, Villa Boncompagni “alla Cicogna”; Christie’s, Bologna, 27-28 settembre 1986, lotti 554, 555; Collezione privata
Bibliografia
L. Crespi, Felsina pittrice. Vite dei pittori bolognesi III, Roma 1769, p. 197.
G. Zucchini, Paesaggi e rovine, Bologna 1947, pp. 26-27.
G. Cuppini-A.M. Matteucci, Ville del Bolognese, Bologna 1967, pp. 122, 236.
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, pp. 199-200; 273; 291; fig. 367b.
R. Grandi, in L’arte del Settecento emiliano. Architettura. Scenografia. Pittura di paesaggio. Catalogo della mostra, Bologna 1979, p. 334.
G. C. Cavalli, Dalla “prospettiva” al paesaggio: evoluzione del temperismo bolognese nel 700, ibidem, pp. 312-13.
A. Cera, La pittura bolognese del 700, Milano 1994, Carlo Lodi, figg. 12-13.
Opera dichiarata di interesse particolarmente importante dal Ministero con decreto del Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia il 21 luglio 1987 e successiva notifica nell'anno 2012.
The Italian Soprintendenza considers this lot to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.
Parte di un ciclo di sei scene ispirate alle Aventures de Télémaque di Fénelon (1699) le bellissime tempere qui presentate ornavano le sale della villa già Boncompagni che a seguito del matrimonio con Eleonora Colonna nel 1743 apparteneva al conte Sicinio Pepoli.
La decorazione della villa ad opera di Carlo Lodi e Antonio Rossi, che per essa dipinsero almeno ventidue scene di paesaggio con soggetti diversi, deve circoscriversi tra quella data e il 1751, quando tutte sono registrate nell’inventario di Sicinio Pepoli.
L’intero ciclo, in parte esposto alla storica mostra sul Settecento emiliano del 1979, rimase in loco fino al 1986 quando la villa, allora di proprietà Barbieri, fu ceduta. Alcune tele, ma non tutte, furono vendute in asta da Christie’s e in quell’occasione vincolate. Due di esse sono presentate in questa occasione, insieme a una terza non vincolata.