Francesco Signorelli
(Cortona, 1490 ca. – 1553)
STORIE DELLA VERGINE
tempera su tavola, cm 32,5x159,5
SCENES FROM THE LIFE OF THE VIRGIN
tempera on panel, cm 32,5x159,5
Provenienza
Firenze, collezione Bardini
Londra, Christie, Manson & Wood, asta 27 maggio 1902, lot. 687
Bibliografia
Catalogue des objets d’art antiques, du moyen âge et de la Renaissance, provenant de la collection Bardini de Florence, Paris 1902, pp. 127-128.
B. Laurence Kanter, Francesco Signorelli, in “Arte cristiana”, N.S. 82, 1994, pp. 199-212.
La predella completava la tavola con l’Annunciazione eseguita nel 1527 da Francesco Signorelli, nipote del più celebre Luca, per una cappella della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio di Cortona dove ancor oggi si trova sul primo altare a destra.
Nella prima metà del XVI secolo alcune famiglie cortonesi commissionarono quattro grandi pale d’altare per questa chiesa raffiguranti, oltre la già menzionata Annunciazione, l’Immacolata Concezione (1523-1524), l’Assunzione della Vergine (1526) e l’Adorazione dei Magi (1523-1527 circa), credute opera del pittore cortonese Tommaso Bernanei detto “il Papacello” (1505-1559), allievo di Giulio Romano, fino a quando Laurence Kanter ha chiarito la questione attributiva riferendo a quest’ultimo solo l’Assunzione e riconducendo le altre tre a Francesco Signorelli.
L’erudito cortonese Narciso Fabbrini riferiva nel suo Vite d’illustri cortonesi – manoscritto conservato presso la Biblioteca del Comune di Cortona e dell’Accademia Etrusca, ms 705 – che nel 1840, in seguito ad alcuni lavori di restauro condotti nella chiesa del Calcinaio, le pale dovettero essere private di cornici e predelle.
Fabbrini però non fa alcuna menzione della predella dell’Annunciazione che pertanto poteva già essere stata separata dalla pala e dunque non più visibile al momento della compilazione del suo manoscritto sugli uomini illustri cortonesi.
Tale predella, insieme e quella relativa all’Adorazione dei Magi, fu probabilmente acquistata dall’antiquario fiorentino Stefano Bardini nell’Ottocento direttamente dalla chiesa del Calcinaio: si trovano infatti nel catalogo della collezione Bardini relativo a un’asta del 1902 tenutasi a Londra presso Christie, Manson & Wood.
Nello specifico, quella segnata al lotto 687 è quella qui presentata, allogata con la relativa pala dal cortonese Francesco di Mario Baldacchini per uno degli altari del transetto.