Federico Zandomeneghi
(Venezia 1841-Parigi 1917)
DANSEUSE (LA BALLERINA)
olio su tela, cm 41x24
firmato in basso a destra
retro: sul telaio tracce di cartiglio, tracce di cartiglio
THE DANCER
oil on canvas, 41x24 cm
signed lower right
on the reverse: traces of label, traces of label
Provenienza
Durand-Ruel, Parigi
Collezione privata
Bibliografia
E. Piceni, Zandomeneghi, catalogo dell'esposizione (Parigi, Galerie Durand-Ruel), 1967, n. 321
E. Piceni, Zandomeneghi. Catalogo generale dell'opera, seconda edizione a cura di R. Capitani e M.G. Piceni. Bramante 1991
Federico Zandomeneghi. Catalogo generale. Nuova edizione aggiornata e ampliata, con scritti di C. Testi, M.G. Piceni e E. Piceni, consulenza di R. Capitani, Milano 2006, p.294 n.428
Federico Zandomeneghi giunge a Parigi nel 1874, anno della mostra “chez Nadar” che battezzò ufficialmente il movimento impressionista. L’artista ha trentatré anni e un animo deciso e ribelle che lo aveva condotto al temerario impegno patriottico e alla frequentazione del manipolo macchiaiolo.
Soprannominato in terra francese “Zandò” o “le Vénetien”, il pittore certo guarda al fascino dei colleghi d’oltralpe, ma sempre procedendo con grande consapevolezza su una via parallela e personale:
«Guardando, ascoltando, discutendo, mi trasformai e come per tutti gli altri da Pisarro a Degas, da Manet a Renoir la mia vita artistica fu una successione di infinite evoluzioni che non si analizzano, che non si spiegano, che dipendono dall’ambiente, da circostanze particolari e delle quali nessuno può rendersi conto direttamente. Quanto alla tecnica, parola molto vaga, quella da me adottata è mia, tutta mia e non la presi in prestito da nessuno» (In E. Piceni 1967).
Le ballerine di Degas trovano così una nuova declinazione di grazia ed eleganza nell’arte di Zandomeneghi, esibite con naturalezza allo spettatore dalla protagonista del bell’olio presentato in catalogo.