SCULTURE E OGGETTI D'ARTE DAL MEDIOEVO ALL'OTTOCENTO

Firenze, 
mer 12 Giugno 2024
Asta Live 1290
26

Scultore trapanese, inizi secolo XVI

€ 5.000 / 8.000
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Scultore trapanese, inizi secolo XVI

MADONNA COL BAMBINO

scultura in alabastro con tracce di policromia e decori in oro, cm 86x30,5x27

 

Trapanese sculptor, early 16th century, Madonna with Child, alabaster

 

Bibliografia di confronto

H-W. Kruft, Die Madonna von Trapani unde ihre Kopien. Studien zur Madonnen-Typologie und zum Bergriff der Kopie in der sizilianischen Skulptur des Quattrocento, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Instituts in Florenz”, n. 14, 1970, pp. 297-322

 

La Vergine stante, avvolta in un ampio mantello, col Bambino fra le braccia che afferra con una mano il suo velo. L'immagine è derivata dalla celeberrima Madonna di Trapani, conservata nel santuario della Santissima Annunziata della città stessa, dove la scultura, secondo la leggenda proveniente da Cipro e miracolosamente salvata dal mare opera di un gruppo di pescatori, venne collocata. Il culto e la venerazione che ne scaturirono furono tali che la statua originale, databile attorno alla metà del Trecento e attribuibile a Nino Pisano o ad altro scultore pisano della sua cerchia, venne copiata e replicata per secoli per soddisfare l'incalzante domanda della committenza che richiedeva repliche della venerata Madonna per gli altari delle chiese, ma anche versioni di dimensioni ridotte (in marmo, alabastro, avorio e ancora altri materiali) per la devozione privata. A tal proposito nel 1657 il gesuita tedesco Wilhelm Gumppenberg nel suo Atlas Marianus scriveva: "Molti comperano l'effigie scolpita in alabastro della Madonna di Trapani e se la recano in patria. Vi sono quaranta officine di valenti scultori i quali, fuor del lavoro dei coralli, di null'altro si occupano che di fare immagini di Santa Maria Trapanitana in alabastro. Dalle statistiche si raccoglie, che ogni anno se ne portano fuor di Sicilia più di cinque milioni, poiché questa e l'unica effigie ricercata da tutti, e che sola si trasporti fuor di quelle terre. Né è facile nell’isola stessa ritrovare una casa in cui non si ceda una statuetta della Madonna di Trapani”.