Artista fiorentino, sec. XVIII
LA FESTA DEGLI OMAGGI IN PIAZZA DELLA SIGNORIA
olio su tela, cm 51,5x71
Florentine artist, 18th century
THE FEAST OF TRIBUTES IN PIAZZA DELLA SIGNORIA
oil on canvas, cm 51,5x71
Sconosciuta agli studi e al mercato dell’arte, questa inedita veduta è dedicata a una delle principali cerimonie fiorentine, ovvero la presentazione dei tributi al Granduca di Toscana il 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città.
Il corteo dei carri delle diverse corporazioni, le loro insegne e l’addobbo della piazza è minutamente descritto in varie fonti riportate da Domenico Francioni (Le feste di San Giovanni in Firenze al tempo della repubblica, del principato e della società moderna, Firenze 1877).
Motivo tipico della vita cittadina, la festa è raffigurata per la prima volta da Jacques Callot e incisa nella serie dei Capricci del 1617. Pochi anni dopo la riprende Jacques Stella, a Firenze nell’ultimo tempo di Cosimo II: per lui l’artista lionese esegue un’incisione poi dedicata a Ferdinando II, succeduto al padre nel 1621. Ed è proprio questa veduta incisa, peraltro di limitata diffusione, ad aver ispirato la nostra che ne ripete il punto di vista, con la forte angolazione del palazzo della Signoria, e il corteo di stendardi.
Risulta invece aggiornata, nel nostro dipinto, la collocazione del trono granducale sotto la loggia orcagnesca, come disposto nel 1637 dal Granduca Ferdinando II: ed è appunto la Loggia il punto focale della veduta nelle raffigurazioni della festa successive a quella data.
Protagonista del dipinto qui offerto è però la folla variegata che in primo piano assiste all’evento: disposti in gruppi diversi ed esattamente caratterizzati nello stato sociale dagli abiti all’ultima moda, signori e popolani commentano la festa o ne approfittano per i propri negozi. Anche in questo caso troviamo una stampa all’origine di questi gruppi, gli stessi appunto che animano la Veduta di piazza Santa Maria Novella con la corsa dei cocchi pubblicata da Giuseppe Zocchi nella raccolta di vedute di Firenze del 1744, data che costituisce un termine post quem per il nostro dipinto.
Le stesse fonti grafiche sono all'origine di una serie di vedute di Firenze recentemente attribuite a Niccolò Pintucci (Firenze, 1697-1770), più noto come decoratore e frescante specializzato in architetture e paesaggi. Tra le vedute riferitegli, Il palio dei cocchi a piazza Santa Maria Novella (S. Bellesi, Catalogo dei Pittori Fiorentini del 600 e 700, Firenze 2009, III, fig. 1268) si accosta al nostro dipinto sotto il profilo stilistico.