IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI

Firenze, 
mer 2 Ottobre 2024
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GRANDE ALBARELLO, VENEZIA, MASTRO DOMENICO E COLLABORATORI, 1570 CIRCA

€ 9.000 / 12.000
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GRANDE ALBARELLO, VENEZIA, MASTRO DOMENICO E COLLABORATORI, 1570 CIRCA

in maiolica dipinta a policromia in blu, giallo, giallo arancio, verde ramina, bianco di stagno e manganese; alt. cm 38, diam. bocca cm 16,2, diam. piede cm 20,5

 

A LARGE PHARMACY JAR (ALBARELLO), VENICE, MASTRO DOMENICO AND COWORKERS, CIRCA 1570

 

Bibliografia di confronto

H. Morley-Fletcher, R. McIlroy, Christie's Pictorial History of European Pottery, Londra 1984, p. 89 n. 14;

C. Ravanelli Guidotti, Omaggio a Venezia. Maioliche veneziane tra manierismo e barocco nelle raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, vol. II, cat. della mostra, Faenza 1998, pp. 49-52 e bibliografia relativa

 

Il grande albarello ha corpo cilindrico leggermente rastremato verso il collo e il piede, demarcato con una netta angolatura a spigolo sottolineata da una filettatura a rilievo, la spalla arrotondata; il collo cilindrico, breve e basso, termina in un orlo in origine poco estroflesso. La decorazione, che interessa l’intera superficie, vede sul fronte un medaglione incorniciato da un motivo ad ampie volute accartocciate, a contenere un ritratto maschile rivolto a destra, i capelli corti e biondo, vestito di un giustacuore da cui sporge una camiciola; sulla faccia opposta è dipinta la figura di una santa dotata di palma del martirio, mentre il resto del vaso mostra la consueta fitta decorazione su blu graffito con girali fogliette, larghe foglie d’acanto dall’andamento curvilineo e corolle di fiori. Il decoro di questo imponente albarello mostra uno smalto meno brillante rispetto ad altri esemplari presenti in questo catalogo e una scelta stilistica per quanto riguarda le girali più allargata rispetto alla norma. La qualità è comunque molto alta e sembra essere coerente con un grande albarello della collezione Cora (inv. n. 21325), con cui condivide molte scelte stilistiche, mentre per la scelta morfologica un altro confronto ci viene dalla stessa collezione Cora (inv. n. 21196). Un cilindrone con caratteristiche morfologiche e stilistiche simile è transitato sul mercato, come ricordato da Hugo Morley-Fletcher nella sua rassegna del 1984.