PIATTO, CASTELLI D’ABRUZZO, 1580-1589
in maiolica ricoperta di smalto blu di cobalto, con decoro in oro e bianco di stagno, cavetto ampio e profondo con larga tesa obliqua, poggia su un piede ad anello appena accennato ed è interamente ricoperto da smalto blu intenso. Al centro del cavetto compare lo stemma del cardinale Farnese con i sei gigli blu in campo oro, sormontato dal cappello cardinalizio con sei nappe e racchiuso in una cornice dipinta in bianco di stagno; intorno, il caratteristico motivo a fiori quadrangolari accompagnati da un decoro a racemi entro riserve in oro. Sulla tesa il motivo a fiori si ripete in una ghirlanda continua particolarmente ricca. L’opera in oggetto mostra al centro lo stemma del cardinale realizzato probabilmente per sottrazione o utilizzando una mascherina al momento dell’applicazione dell’oro, in modo da ottenere i gigli di colore blu su campo oro come richiesto dall’araldica, sistema questo che suggerisce per il piatto una datazione tra il 1580 e il 1589. Il confronto più vicino per qualità e resa stilistica è forse con un piatto conservato al Victoria and Albert Museum di Londra (inv. 127-1892), che ci suggerisce a una datazione vicina agli anni novanta del XVI secolo, mentre per un’analisi storico-critica più accurata si propone un confronto con un piatto analogo in collezione privata, recentemente pubblicato da Timothy Wilson; diam. cm 31,7, diam. piede cm 12,5, alt. cm 4,8
A DISH, CASTELLI D’ABRUZZO, 1580-1589
Bibliografia di confronto
L. Arbace in L. Fornari Schianchi, N. Spinosa (a cura di), I Farnese. Arte e Collezionismo, Milano 1995, pp. 368-374;
T. Wilson, The Golden Age of Italian Maiolica Painting. Catalogue of a private collection, Torino 2018, p. 472 n. 216