VERSATOIO, MONTELUPO, PRIMA METÀ SECOLO XVII
in maiolica dipinta in policromia, corpo ovoidale con piede a disco, collo cilindrico con orlo estroflesso, ansa a nastro dipinta in verde e versatoio cilindrico alto collegato al collo tramite elemento a cordoncino. Sotto l’ansa lettera S entro circolo, probabilmente ad indicare la bottega di produzione. L’intera superficie è decorata con un vivace motivo “alla foglia blu” del tipo evoluto (genere 58 nella classificazione di Fausto Berti), fatta eccezione per la faccia a vista, dove trova spazio il cartiglio con l’iscrizione apotecaria a caratteri capitali MEL.ROSATO sormontato da uno scudo ovale con emblema di non facile interpretazione (di nero mantellato di bianco), che sembra richiamare la farmacia di Santa Maria Novella a Firenze, ma a colori invertiti. Si tratterebbe quindi di un errore grave nella realizzazione per quanto riguarda la disciplina araldica, ma non così inconsueto, come già evidenziato da Marino Marini in occasione della pubblicazione del vasellame farmaceutico con emblema Medici-Asburgo, dove sottolinea un caso in cui la composizione araldica canonica delle due casate, Medici alla destra araldica e Asburgo alla sinistra, subisce l’inversione delle armi nobiliari; alt. cm 23,8, diam. bocca cm 9, diam. piede cm 10,4
AN EWER, MONTELUPO, FIRST HALF 17TH CENTURY
Bibliografia di confronto
G.C. Bojani, C. Ravanelli Guidotti, A. Fanfani, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. La donazione Galeazzo Cora. Ceramiche dal Medioevo al XIX secolo, Milano 1985, p. 2300 n. 583 (per la morfologia);
M. Marini, G. Picardi, Vasellame farmaceutico con emblema Medici e altre possibili dotazioni per la Corte, in “Unguenta solis. Atti del XLI Convegno Internazionale della Ceramica”, Savona 2008, p. 68