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Uno dei dialoghi che diedero eterna fama all’Aretino

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Uno dei dialoghi che diedero eterna fama all’Aretino

Aretino, Pietro. Ragionamento nel quale M. Pietro Aretino figura quattro suoi amici, che favellano de le corti del mondo, e di quelle del Cielo. [Venezia], 1539.

In ottavo (155 x 98 mm); 55 carte. Frontespizio con ritratto dell’autore inciso in legno (manca l'ultima carta bianca, lievi bruniture.) Legatura moderna firmata Glingler di Roma in marocchino rosso con cornici dorate e a secco sui piatti, dorso con cinque nervi, ampio merletto dorato interno, astuccio. Ex libris Mario Bruschettini.

Montinaro, L’Utopia rovesciata di Aretino, in Biblioteca di via Senato, IV – 2011: “[Aretino] rovescia completamente l’utopia di Castiglione, condannando la figura dell’intelletuale-cortigiano, ormai da tempo non più illuminato consigliere di un principe somma di tutte le virtù, ma individuo dedito all’intrigo, alla menzogna e alla continua ricerca del proprio tornaconto personale. La descrizione della corte è terribile: luogo ove regnano vizio e corruzione, sotto la continua minaccia di violenze.”

One of the dialogues that gave Aretino eternal fame