Clarice Vasini
(Bologna 1732 - 1823)
BUSTO DI SANTO DOMENICANO
scultura in terracotta, iscritta su retro CLARICE VASINI, cm 43x54x25
Clarice Vasini, bust a Dominican saint, terracotta
Opera dichiarata di interesse particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, D.Lgs. 42 del 22/01/2004 e ss.mm.ii.
Clarice Vasini, pittrice e scultrice bolognese, fu allieva di Domenico Piò per la scultura. La sua famiglia vantava già una tradizione di artiste al femminile. Sua madre, Cristina Carla Calza, era figlia della terza moglie del pittore veronese Antonio, anch'essa pittrice e figlia di un pittore fiammingo. La sua educazione artistica si svolse in famiglia e nelle "stanze" di Collina e Pio, con il quale era imparentata attraverso il suo primo marito, Pietro Pignoni. Fu nominata accademica clementina d'onore nel 1763, a ribadire la qualità della sua produzione come pittrice e scultrice; tuttavia, in quanto donna, non era ammessa a frequentarne le lezioni. La sua attività ebbe destinazione prevalentemente chiesastica e nel 1763 realizzò un Sepolcro del Giovedì Santo nella chiesa della Grada a Bologna, oggi perduto, con figure in terracotta dipinte a finto marmo rappresentanti il Noli Me Tangere tra statue di Virtù in terracotta policroma.
Secondo la Soprintendenza “l'interesse dell'opera trova in primo luogo fondamento nella rarità dell'autrice e nella ristrettezza del suo catalogo attualmente noto e di quello ricordato dalle fonti. A questo si aggiunga l'interesse che l'artista rappresenta per gli studi storico artistici incentrati sulle donne artiste in area bolognese di cui la Vasini rappresenta uno dei pochi esempi di scultrice esistenti, con Properzia de Rossi e Anna Morandi Manzolini”.