GIOVANNI PRATESI | HOMO FABER PARTE I

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Scultore toscano, secolo XV

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Stima

Scultore toscano, secolo XV

GRANDE TESTA VIRILE

scultura in marmo, cm 51x27x33

 

Tuscan sculptor, 15th century, a large virile head, marble

 

Bibliografia

A. Parronchi, Il ‘ghugante’ di Agostino di Duccio, in “Prospettiva” N. 53/56, Scritti in ricordo di Giovanni Previtali, Vol. I (Aprile 1988 - Gennaio 1989), pp. 227-235

 

Questa grande e inusuale testa in marmo, per la quale ancora manca una precisa definizione, vanta un’interessante ipotetica attribuzione allo scultore fiorentino Agostino di Duccio (Firenze 1418 - Perugia 1481), avanzata alla fine degli anni ottanta da Alessandro Parronchi. Proprio il ritrovamento di questa scultura fu lo spunto per un approfondito studio su un’opera documentata, ma perduta, realizzata appunto da Agostino di Duccio per gli sproni delle tribune del Duomo di Firenze: “uno gughante in quella forma e manera che quello el quale è sopra a porta che va a’ Servi o migliore”.

A proposito della testa scrive il Parronchi: “Nei tratti, sommari e molto incisivi, è fissato un carattere eroico che può ricordare effigi di imperatori romani. Una certa accentuazione di maschera gli avvicina anche esemplari medioevali. Più propria della testa è tuttavia l’impronta rinascimentale, per cui fu anche intelligentemente supposto potesse trattarsi di una delle protomi, aggiunte a quelle quercesche, poste a sommo delle lesene tra i nascimenti degli archi esterni del Duomo di Lucca. Ma la testa non apparteneva ad un busto bensì a una statua. Una linea è incisa sul marmo a segnare l’asse verticale su cui era impostata l’intera figura”.