Scuola fiorentina, secolo XVI
BUSTO DI VECCHIA STREGA
scultura in marmo bianco su base circolare in marmo grigio, cm 75x42x28 (complessivamente)
Florentine school, 16th century, bust of a old hag, white and grey marble
Bibliografia
S. Bellesi, Diavolerie, magie e incantesimi nella pittura barocca fiorentina, Firenze 1997, pp. 23-24 fig. 2
Il busto ritrae una vecchia raffigurata con la bocca aperta e lo sguardo cattivo, il capo coperto da una sorta di turbante e il torso parzialmente coperto da un mantello che scende dalla spalla sinistra e lascia scoperto un seno. Questa scultura, studiata e pubblicata da Sandro Bellesi, ben si inserisce nell’interesse per il mondo occulto e per le dottrine esoteriche che in Toscana ebbe al tempo di Francesco I nuovi stimoli ed evoluzioni originali, che coinvolsero in maniera diretta anche le arti figurative. Erudito e uomo di cultura notevole, il granduca fu uno studioso appassionato delle scienze alchemiche con cognizioni filosofiche profonde. Bellesi a questo proposito sottolinea che l'interesse per il mondo stregonesco portò anche alla realizzazione di figure muliebri dall'aspetto orribile e raccapricciante, e ricorda un precedente importante ai fini delle tipologie nella celebre mascherata dedicata alla Genealogia degli Dei, organizzata nel 1566 in occasione delle nozze di Francesco I de' Medici con Maria Giovanna d'Austria, dove comparivano, tra le altre immagini fantastiche, trentasei streghe, divise in sei schiere e di colore diverso, con il "viso di vecchia grinzo e magro e havevano le poppe tutte lunghissime secche, grinze e nere le quali usciono fuor del busto con prostesi capezoli". E proprio su questa linea si colloca anche l'inquietante marmo qui presentato, forse frammento di una statua antica romana montato su un busto cinquecentesco, caratterizzato dall'intensità enigmatica dello sguardo e dal crudo realismo dei lineamenti del volto.