CALAMAIO, VENETO, INIZI SECOLO XVII
in bronzo patinato raffigurante Sansone e il leone, in cui la bocca spalancata dell’animale funge da calamaio. Il modello di questo gruppo è stato in passato variamente attribuito a diversi artisti, da Pollaiolo a Tiziano Aspetti, per arrivare con Anthony Radcliffe a Bernardino Danese, bronzista romano del diciassettesimo secolo, che ha notato somiglianze tra il leone del calamaio e i due leoni che adornano il piedistallo del busto di Paolo Giordano II Orsini conservato nel Museo di Plymouth. Anche quest’attribuzione non ha però convinto definitivamente la critica, ed infatti un esemplare analogo al nostro, conservato al Metropolitan Museum di New York (inv. n. 1982.60.107), è schedato con attribuzione generica ad artista italiano del XVII secolo; cm 19x17x13
A VENETIAN INKWELL, EARLY 17TH CENTURY
Provenienza
Florence Taccani (dichiarazione del 23/12/1983), Milano;
Collezione privata
Bibliografia di confronto
Y. Hackenbroch, Bronzes Other Metalwork and Sculpture in the Irwin Untermyer Collection, New York 1962, p. 16 fig. 47, tav. 44