ARCADE I DIPINTI DAL SECOLO XVI AL XVIII E OPERE DALLA RACCOLTA DI ANTONIO PAOLUCCI

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Andrea Fabrizi, detto Fabrizio Parmigiano

€ 5.000 / 8.000
Stima

Andrea Fabrizi, detto Fabrizio Parmigiano

(Parma, 1555 - Roma, 1605)

LA ZINGARELLA IN UN PAESAGGIO

olio su tavola, cm 61,5x72,5

 

THE GIPSY MADONNA IN A LANDSCAPE

oil on panel, 61.5x72.5 cm

 

 

Bibliografia

E. Fadda, Tramandare i modelli. Un inedito raffigurante Venere e Cupido di Jacopo Zanguidi detto il Bertoja (1544-1574) e due proposte per Andrea Fabrizi, in Storie della modernità. Spazi mediterranei e prospettive globali. Studi in onore di Mirella Vera Mafrici, a cura di C. Pingaro, L. Benedetti, Viareggio 2022, pp. 343-355.

 

L'opera è accompagnata da un expertise di Elisabetta Fadda, di cui si riportano alcuni estratti:

 

"In un vasto paesaggio boschivo con un acquedotto romano e una chiesa rupestre una Madonna col Bambino seduta in terra in primo piano riproduce alla lettera una tra le più celebri composizioni del Correggio: il dipinto conservato a Capodimonte noto col titolo di Zingarella.

Giovanni Baglione si gloriava di possedere tre opere da cavalletto eseguite da Andrea Fabrizi, di cui lodava in modo particolare 'una boscaglia che migliore non si può vedere, entrovi alcuni alberi si bene frappati, che in quelle foglie si vede l’istesso vento errare e scuoterle'.

Indubbiamente Fabrizi, noto come pittore di figure per la Salomé con la testa del Battista dell’Ambrosiana di Milano è inseribile anche nella storia del paesaggio manieristico fiorito a Roma tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento risentendo moltissimo dei celebri pittori fiamminghi Paul Brill e Jan Brueghel, che furono a Roma rispettivamente nel 1582 e nel 1592-1594 e soprattutto dei paesaggi del fiammingo Matthys Brill.

Andrea Fabrizi fu pertanto un artefice dal doppio registro espressivo, abile nell’eseguire paesaggi alla fiamminga e abile nei quadri di figura imitanti il Correggio (così apprezzati da Federico Borromeo che ne richiedeva copia) e il dipinto in esame di collezione privata, condensando in un’unica immagine la Zingarella del Correggio e paesaggio alla fiamminga, sembra proprio riferibile alla sua mano".