Attribuito a Marco Pino
(Siena, 1521 - Napoli, 1583)
DEPOSIZIONE DI CRISTO
olio su tavola, cm 96x66,5
Attributed to Marco Pino
(Siena, 1521 - Naples,1583)
THE LAMENTATION OF CHRIST
oil on panel, 96x66.5 cm
Biblioghrafia di confronto
A. Zezza, Marco Pino. L'opera completa, Napoli 2003.
L’opera è presentata con un expertise firmato da Evelyn Sandberg Vavalà che l'attribuisce al pittore bolognese Lorenzo Sabatini.
Si ringrazia Ettore Giovanati per aver proposto l'attribuzione dell'opera a Marco Pino.
Il dipinto in esame presenta una Deposizione di Cristo sostenuto dalla Vergine Maria e due angeli ed è attribuibile a Marco Pino (1521-1583). Nativo di Siena, Marco di Giovanni Battista detto Pino perché proveniente da Costalpino (un borgo nella campagna senese), è sicuramente un pittore di grande rilevanza nel corso del XVI secolo. Dopo una formazione in terra natia nella bottega di Domenico Beccafumi, tra il 1542 e il 1544 si trasferì a Roma. Qui ebbe modo di confrontarsi immediatamente con Raffaello e Michelangelo, nonché Perin del Vaga e Francesco Salviati e, stando a ciò che racconta Giulio Mancini, dopo avere visto alcune sue opere, “Michelangel Bonaroti gli pose amore e pigliolo in protezione”.
Dopo aver riscosso notevoli successi a Roma, anche lavorando al fianco di Perin del Vaga a Castel Sant’Angelo, lo troviamo già a Napoli nel 1552. Il suo arrivo nella città partenopea cambiò la pittura locale e influenzò i pittori che allora vi lavoravano, ma permise anche allo stesso Marco Pino di conoscere e confrontarsi con le opere di Polidoro da Caravaggio. Nel momento di maggior successo lasciò Napoli e fece ritorno a Roma, spinto da un’importante commissione da parte di Giovan Battista Capogalli (1568), ma continuò ad inviare opere in Campania (per esempio ad Aversa) e dal 1570 al 1583 ritornò definitivamente nel capoluogo campano.
La tavola qui presentata è da far risalire al periodo napoletano, indicativamente tra il settimo e l’ottavo decennio, in stretto rapporto con alcune opere, tra cui, la Santa Caterina in estasi davanti alla Crocifissione del John Paul Getty Museum di Los Angeles (1570 ca.), l’Assunta presso la chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli (firmato e datato 1571), il Torchio mistico conservato nella Pinacoteca Vaticana (ottavo decennio del XVI secolo), il Cristo morto sorretto dagli angeli a Villa Albani a Roma e la pala nella chiesa dell’Incoronata del Buonconsiglio a Capodimonte a Napoli (firmata e datata 1577).
I confronti attributivi in favore di Marco Pino si possono estendere ad ognuna delle opere sopracitate, sia per dettagli fisionomici delle figure, sia nella costruzione dei panneggi caratterizzati da una linea capricciosa ed elegante e sia nella scelta compositiva della scena che è simile anche ad una incisione realizzata da Giovanni Gallo e tratta da un’opera perduta di Marco Pino (Vienna, Graphische Sammlung Albertina).