ARCADE I DIPINTI DAL SECOLO XVI AL XVIII E OPERE DALLA RACCOLTA DI ANTONIO PAOLUCCI

188

Scuola italiana, sec. XVIII

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Stima

Scuola italiana, sec. XVIII

RITRATTO DEL PRINCIPE-ABATE MARTIN GERBERT

olio su rame, cm 60,5x46,5

 

Italian school, 18th century

PORTRAIT OF PRINCE-ABBOT MARTIN GERBERT

oil on copper, 60.5x46.5 cm

 

Martin Gerbert von Hornau (Horb am Neckar, 1720 – St. Blasien, 1793) è stato senza dubbio uno dei più rilevanti storici della musica tedeschi del XVIII secolo. A sedici anni divenne monaco presso l’abbazia benedettina di San Biagio nella Foresta Nera e, dal 1744, iniziò ad insegnare teologia. I suoi interessi si concentrarono soprattutto sulla musica sacra medievale e lo costrinsero a numerosi viaggia in Germania, Francia e Italia. Nel 1764 assunse la prestigiosa carica di Principe (Fürst) - abate dell’abbazia di San Biagio, che, grazie alla sua autorità, divenne un importante centro di ricerca storica e musicale.

Nell’inedito ritratto qui presentato, Gerbert è seduto all’interno della sua biblioteca mentre è intento a scrivere la sua opera più celebre, edita nel 1774 in due volumi: De cantu et musica ecclesiastica, appoggiata alla corona da Fürst tedesco. In basso a sinistra, indica una stampa o un’incisione con la facciata dell’abbazia di San Biagio nella Foresta Nera, forse ripresa dalla medesima inserita nella medaglia commemorativa del 1783. Tale grande architettura in stile neoclassico era stata costruita proprio per suo volere e sotto la sua supervisione a seguito dell’incendio del 1768. Al collo porta la croce pettorale di zaffiro concessagli nel 1777. La presenza in basso della civetta non è casuale: il medesimo animale si trova vicino al Fürst Gerbert anche nel suo medaglione dell’Allgemeinen Deutschen Bibliothek del 1785, a dimostrazione di come dovesse essere un suo animale simbolo e distintivo.

È possibile che questo ritratto venne realizzato in Italia durante uno dei suoi numerosi viaggi tra Bologna e Roma, dove strinse numerose amicizie, tra cui la più stretta con il celebre compositore bolognese Giovanni Battista Martini (1706-1784). Al Museo Civico Bibliografico Musicale di Bologna è conservato un ritratto piuttosto simile al nostro, con la scritta in basso che identifica il personaggio, forse dipinto dal medesimo pittore e un altro è conservato presso l’abbazia benedettina di San Paolo im Lavanttal. Il dipinto qui presentato sembra quello di maggior qualità e non stupisce quindi che sia stato il modello da cui trarre un’incisione conservata nella Österreichische Nationalbibliothek di Vienna.