Vincenzo Catena
(Venezia, ca. 1470 - 1531)
CRISTO PORTACROCE
olio su tavola, cm 54,5x43,5
CHRIST CARRYING THE CROSS
oil on panel, 54.5x43.5 cm
L’opera è accompagnata da un expertise di Rodolfo Pallucchini.
Bibliografia
E.M. Dal Pozzolo, Appunti su Catena, in “Venezia Cinquecento”, 16, 31, 2007, pp. 5-104 (pubblicato a p. 54).
La tavola con Cristo portacroce qui presentata attesta la fortuna di questa iconografia sviluppatasi tra il Veneto e la Romagna a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Il Cristo è rappresentato a mezzo busto con la croce adagiata sulla spalla e lo sguardo rivolto verso l’esterno.
L’opera è stata attribuita a Vincenzo Catena da Rodolfo Pallucchini, che così la commenta: “intenso nell’espressione psicologica, saldamente costruito nel risalto formale, splendente per la lucentezza del colore che mette in contrasto il rosso della veste con l’azzurro del manto”.
L’attribuzione a Vincenzo Catena, pittore veneziano nato intorno al 1480, formatosi guardando ai modelli di Giovanni Bellini, Cima da Conegliano e Alvise Vivarini, e attivo fino al 1531, è sostenibile soprattutto se si considera come, ultimamente, sia stato attribuito al pittore l’identico Cristo portacroce conservato presso il Museo Liechtenstein di Vienna (Dal Pozzolo 2007). Recentemente, in un importante articolo monografico dedicato al Catena, Enrico Maria Dal Pozzolo rendeva nota la tavola qui presentata ma, proprio in rapporto a quella Liechtenstein, la considerava “o di molto precedente [alla versione di Vienna] e quindi della fase sperimentale d’inizio del secolo, oppure di un suo strettissimo collaboratore attivo tra secondo e terzo decennio” (Dal Pozzolo 2007, p. 54).
Catena fu particolarmente apprezzato durante gli anni della sua intensa attività, come si evince dalle prestigiose commissioni ricevute già in giovane età dal Doge di Venezia e dalle attenzioni riservategli da Marcantonio Michiel e da Pietro Bembo.