DIPINTI ANTICHI

mer 14 Maggio 2025
Asta Live 1355
1

Valerio Castello

€ 6.000 / 8.000
Stima

Valerio Castello

(Genova, 1624 - 1659)

MADONNA DELLA PERA

olio su tela, cm 29,5x24

 

MADONNA OF THE PEAR

oil on canvas, 29.5x24 cm

 

Bibliografia

C. Manzitti, Valerio Castello, Torino, 2008, p. 79, cat. 8.

 

Si riporta integralmente la scheda di Camillo Manzitti pubblicata nel 2008.

“Minuscola, deliziosa teletta riferibile intorno al 1644-1645, data in cui si può ipotizzare che sia avvenuto quel viaggio di studio a Parma, destinato a influenzare tanto profondamente la formazione del pittore. Le affilate e aristocratiche sembianze dei volti, che caratterizzano questa e numerose altre opere dello stesso periodo, richiamano infatti, con assoluta evidenza, i modi del Parmigianino. Tuttavia, ancora manifesti sono qui i riferimenti alle varie versioni della Sacra Famiglia lasciate a Genova da Perin del Vaga, sia nel rigoroso schema compositivo, con il bimbo in primo piano tra le braccia della Vergine e il capo di san Giuseppe emergente dall’ombra in posizione defilata, sia nella raffigurazione del piccolo Gesù, poggiato su morbidi cuscini infioccati. Non estranea al concepimento di questa teletta potrebbe essere la Madonna della pera di Durer, oggi a Vienna, di cui, in quegli anni, circolavano innumerevoli copie. A una consolidata tradizione figurativa cinquecentesca risale comunque la rappresentazione del frutto offerto con gesto affettuoso da san Giuseppe. Frutti di vario tipo, più sovente mele, ma anche pere, susine, ciliegie e fichi, talvolta assieme a fiori, in raffigurazioni concernenti la maternità della Vergine, alludevano verosimilmente all’opulenza e fecondità dell’hortus conclusus, concetto a cui veniva assimilato quello dell’Immacolata Concezione. Alla suggestiva raffigurazione di questi particolari decorativi, e ai teneri gesti cui facilmente si legano, ricorre spesso Valerio, soprattutto in queste opere giovanili che trovano un preciso riferimento, appunto, nella produzione cinquecentesca”.