Pandolfini Casa d'aste è stata fondata nei primi anni del novecento dal Cav. Luigi Pandolfini.
Nato a Firenze il 19 Aprile 1887, iniziò la propria attività nel 1924 con vendite di mobili, arredi ed oggetti d'arte che venivano a lui affidati da parte di varie committenze.
Nella seconda metà degli anni quaranta Pandolfini Casa d'Aste inizia, con sempre maggiore frequenza, ad organizzare le vendite all'asta di mobili, arredi, dipinti antichi e dell'ottocento appartenenti a grandi alberghi, a dimore e ville della nobiltà fiorentina, a grandi collezioni private.
In questo periodo le manifestazioni d'asta sono eseguite direttamente nei luoghi dove si trova il materiale o trasferite, per l'occasione, in sale di rappresentanza scelte di volta in volta in relazione alla tipologia degli oggetti proposti.
All'inizio degli anni cinquanta, con il crescere del livello qualitativo degli oggetti proposti e con il susseguirsi sempre più frequente delle sessioni d'asta, si rese necessaria la ricerca di una sede prestigiosa, dove presentare le aste d'arte e di antiquariato.
Sono questi gli anni in cui la Pandolfini Casa d'Aste trasferisce la sua attività in Borgo degli Albizi 26, presso palazzo Ramirez Montalvo, i cui saloni erano già stati saltuariamente utilizzati per allestire vendite di notevole rilevanza.
La decisione che Luigi Pandolfini coraggiosamente prese nel trasferire l'attività in una sede così prestigiosa, nasceva da una volontà ben precisa: raggiungere un target di clientela più elevato.
A tutto ciò si aggiunse una nuova impostazione delle vendite, le quali furono corredate da cataloghi più precisi e da descrizioni più accurate.
Si sono succedute negli anni ‘60, ‘70 e ’80 vendite di grande successo condotte dal figlio di Luigi, Cirano Pandolfini, dal cognato Remo Rega e dal nipote Sergio Pandolfini.
L’azienda ha poi affrontato, all’inizio degli anni 2000, un passaggio generazionale con la guida della casa d’aste che fu affidata a Pietro De Bernardi, nipote di Cirano Pandolfini.
Tale innovazione ha generato un profondo cambiamento organizzativo, una evoluzione attraverso il rilancio dell'immagine aziendale, una politica commerciale più aggressiva, un orientamento manageriale nel settore amministrativo e commerciale, potenziamento qualitativo e numerico del personale, orientamento aziendale in funzione del cliente con l’attuazione di politiche aziendali rivolte al miglioramento dei servizi.
I risultati ottenuti sino ad oggi sono molto positivi.
Pandolfini, dopo una crescita del fatturato a doppia cifra costante, nel 2019 ha totalizzato il suo record di vendite con oltre 43 milioni di euro di fatturato. La casa d’aste inoltre si è sempre posizionata al primo posto fra le case d’asta Italiane per volume di vendite e proprio nel 2019 ha ottenuto l’eccezionale risultato di entrare a far parte delle prime 10 case d’asta europee per volume di vendite.
Significative per il mercato italiano ed internazionale sono state molte aste organizzate dalla casa d’aste negli ultimi anni in tutti i settori, sempre con la massima attenzione alla qualità dei lotti proposti.
Come si può desumere dai dati forniti dal Corriere della Sera e dal Sole 24Ore, Pandolfini ha sempre la migliore media lotto (intesa come il valore medio dei lotti venduti) delle prime tre case d’asta italiane ed arriva al suo risultato annuale con il minor numero di lotti.
Questo risultato è stato ottenuto grazie all’attenta selezione delle opere proposte nei cataloghi che gli specialisti della casa d’aste hanno realizzato anno dopo anno migliorando sempre più l’offerta nei confronti dei compratori e dei collezionisti.
Pandolfini è inoltre riconosciuta come la prima ed indiscussa realtà in Italia per il dipartimento della pittura antica, per quello dei dipinti del secolo XIX e XX, per le opere d’arte orientale e per i gioielli e orologi da polso, con un totale di vendite effettuate negli ultimi tre anni molto superiore ai suoi competitors italiani e fra le prime in Europa.
Pandolfini inoltre, a fronte di un profondo studio dell’andamento dei mercati internazionali dell’arte, è l’unica in Italia che realizza un catalogo come quello dei “Capolavori da Collezioni Italiane”, dedicato ad opere di eccezionale qualità e rarità dotate di certificato di libera circolazione.
Le sedi in Italia sono a ROMA, a FIRENZE e a MILANO, e le aste si tengono sia a Milano che a Firenze con esposizione dei lotti in catalogo sia nelle sue sedi in Italia sia a LONDRA in spazi che ha a sua disposizione.
Negli ultimi anni la casa d’aste ha stretto anche rapporti con istituzioni, fondazioni e musei italiani e stranieri ai quali sono state eseguite consulenze, vendite e perizie. Ricordiamo a titolo di esempio due vendite effettuate alle Gallerie degli Uffizi nel 2017 (l’Autoritratto di Michelangelo Cerquozzi a Settembre e l’Armida di Cecco Bravo) e la valutazione e inventariazione delle opere del Museo Ginori di Doccia ai fini della vendita effettuata in questi ultimi mesi allo Stato con l’accordo fra il Ministro per i Beni Culturali e la società proprietaria della Manifattura.