Italia, Francia e Inghilterra dal Sette al Novecento, così si può inquadrare l’asta del 27 maggio del dipartimento di Argenti e Numismatica della Casa d’Aste Pandolfini.
Protagonisti del catalgo sono un nucleo di oggetti di manifatture italiane all’interno del quale è da citare per numero di pezzi e varierà di decori una collezione di zuccheriere torinesi e genovesi create tra il Settecento e l’Ottocento. Rappresentativi sono anche tre vassoi della bottega fiorentina Guadagni stimati € 2.800/3.500 e un servito di posate anch’esso proveniente per la maggior parte dalla bottega Guadagni in catalogo a € 3.000/4.000.
Ancora significativi esempi della produzione di argenteria italiana saranno una grande caffettiera milanese della prima metà del XIX secolo stimata € 2.200/2.500, e una serie di oggetti per l’apparecchiatura della tavola quali oliere e saliere create da argentieri siciliani, fiorentini, napoletani, veneziani e romani.
Per quanto concerne la produzione internazionale importante è il nucleo costituito da tre coppie di legumiere, delle quali due provengono dalla Collezione Bulgari di Roma come attesta il cartellino in carta che presentano. La prima di queste è stata realizzata a Dublino nel 1793 dall’argentiere William Bond stimata € 3.500/4.500, medesima stima per la seconda, che è del 1825 dell’argentiere londinese J. Angell, e per la terza creata sempre a Londra nel 1804 dall’argentiere Robert Garrard I.
E londinesi del 1773 sono anche una coppia di vassoi circolari con bordo perlinato e tesa gradinata, stimati 1.200/1.800.
La produzione più moderna di argenteria è bene rappresentata da un’ecuelle di Bulgari, stimata € 3.200/3.500 e da un grande salver sempre firmato dalla maison romana di forma quadrata con angoli scantonati, stimato € 1.500/2.000.