A Milano, il 10 giugno 2019, la Pandolfini presenta una ricca raccolta di opere che spazia dagli inizi del XX secolo al contemporaneo, oltre alla consueta selezioni di dipinti e sculture di alcuni degli artisti più autorevoli del panorama italiano e internazionale: da Boetti a Rotella, da Isgro’ a Mambor , da Calzolari a Dorazio, da Music a Buzzati, da Parmiggiani a Morlotti, tra gli scultori segnaliamo Leoncillo e Pomodoro, solo per citarne alcuni. Viene proposta anche una ricca e importante raccolta di disegni provenienti da collezioni private, tra questi: Lucio Fontana, Afro, Mitoraj, Accardi, Alechinsky, Depero, De Chirico, Bueno, Adami, Capogrossi, Dorazio ecc...
Entrando nel dettaglio, in catalogo troveremo con la stima di 160.000/240.000 euro un’interessante opera di Emilio Isgrò del 1971, dichiaro di essere Emilio Isgrò, una tela emulsionata in teca di legno composta da sette pannelli:
Non è mio figlio. Mio figlio aveva una cicatrice sulla coscia. Elisabetta Isgrò
Mai avuto un figlio di nome Emilio. Giuseppe Isrgò
Ora avrebbe trentadue anni, tre mesi e quindici giorni. Aldo Isgrò
Mio fratello è partito tanto tempo fà, ed era molto giovane. Maria Rosa Isgrò
Io e mio marito viviamo separati da molti anni. Mi sarebbe difficile riconoscerlo. Brigitte Isgrò Kopp
Non può essere lui . Mio fratello non ha mai avuto la barba. Bruno Isgrò
Oggi, 6 febbraio 1971, dichiaro di non essere. Emilio Isgrò
Continuando a scorrere le proposte segnaliamo Senza titolo di Pier Paolo Calzolari, un sale e piombo che ha una valutazione di 70.000/100.000 euro, sono invece due le opere di Alighiero Boetti che Pandolfini propone: Dall’oggi al domani un arazzino del 1989 stimato 14.000/25.000 euro e Giocare, del 1978, una penna blu su carta applicata su tela, trait d’union con la sezione dedicata alle carte, che ha una stima di 90.000/150.000 euro.
Mimmo Rotella sarà presente con Senza titolo, un decollage su cartoncino del 1961 dedicato ad personam a Maurizio Mendez Rotella che ha un valutazione di 6.000/12.000 euro; ancora per gli anni Sessanta segnaliamo la grande tela ad acrilico del ’66 di Renato Mambor, Figure in catalogo con la stima di 25.000/40.000 euro.
Segnaliamo anche una rara opera di Angelo Savelli, Stato di grazia del 1961, con stima 10.000/15.000 euro.
In asta anche Piero Dorazio con l’acrilico su tela Celeste Aurora offerto a 6.000/12.000 euro, poi Pittura 88-Bianco, Grigio e Nero, opera di tre elementi a tecnica mista del 1988 di Pino Pinelli offerto a 2.500/5.500 euro e Emilio Scanavino presente con diverse opere tra le quali segnaliamo l’olio su tela Nel tentativo di essere, l’opera firmata e datata ha una stima di 5.000/10.000 euro, poi Carla Accardi con Due punti arancio, un acrilico su tela del 2010 che viene offerto a 5.500/10.500 euro, ma anche un Morlotti del 1967 con una stima di 15.000/20.000 euro.
Tra le opere degli artisti contemporanei provenienti da una collezione privata segnaliamo: Erwin Olaf con Paradise the club, stimato 2.500/4.500 euro, Sandy Skoglund con Breathing glass valutato 4.500/6.500 euro, Steve DiBenedetto con un olio su tela di cm 250x250 valutato 3.500/4.500 euro, Andreas Serrano con bodybulders–lisa lewis valutata 1.000/1.500 euro.
Tra gli artisti stranieri segnaliamo Senza titolo di Igor Mitoraj, una penna su carta del ’86 che ha una stima di 600/1.200 euro e Senza titolo di Pierre Alechinsky che ha una valutazione di 1.500/3.000 euro e che, realizzato a pastelli su un cartoncino pieghevole a quattro ante, ci introduce alla sezione dedicata alle carte.
All’interno di questa ricca e interessante raccolta di opere ci piace segnalare l’importante disegno di Osvaldo Licini del 1952 raffigurante L’amalassunta valutato 5.000/9.000 euro. La vera rarità è la dedica sul retro, fatta dall’artista ad un amore segreto, che lo accompagnerà tutta la vita. "Alla più cara, alla più dolce, alla più chiara, alla più delicata, alla più forte, alla più saggia, alla più pazza, alla più preziosa, alla più attesa, alla più luminosa, ed a quella che sarà l'ultima luna del mio cuore". La raffigurazione dell’amalassunta, è la luna, in tutte le rappresentazioni dell’artista, che si avvicina con un ingannevole aspetto antropomorfo di sorriso, di estasi, di sibillina attesa. Proprio sotto questa luna, penserà spesso alla propria amata. L’amalassunta acquista un aspetto calante o crescente secondo le sue fasi lunari, con il suo pallido candore, per natura stessa della luna, astrale e simbolica, rappresenta anche la Divina – Artemis, che invia con la mano magici messaggi.
Piccolo è anche Senza titolo, la gouache e tempera su carta di Afro Basaldella firmata e datata 1955 che è offerta a 9.000/16.000 euro, mentre è una gouache su carta Il Mobile di Valerio Adami la cui valutazione è 3.000/5.000 euro.
Ancora, per questa sezione dedicata alle carte segnaliamo Composizione con figura, una matita su carta di Fortunato Depero eseguita nel 1953-53 che è stimata 1.000/2.000 euro, mentre sono richiesti 3.000/8.000 euro per la china nera e acquarello su carta del 1958 di Lucio Fontana: Studio per la cappella melandri.