Pandolfini celebra i 25 anni nell’ambito del Fine Wine con una tre giorni a Firenze nell’anno del suo centenario. Ad animare la seconda giornata, un’esclusiva degustazione di Sassicaia
Il tempo che scorre. È questo il filo conduttore dell’asta di Vini Pregiati e da Collezione di Pandolfini, in programma a Firenze il 10, l’11 e il 12 aprile. Un’occasione non solo per esaltare i migliori prodotti enologici sul mercato, ma anche per celebrare i 100 anni di attività di Pandolfini. Coronamento di un viaggio intrapreso nel 1924 nel mondo dell’arte, del lusso e del collezionismo, il secolo compiuto da Pandolfini rappresenta la sua grande capacità di interpretare e adattarsi ai tempi che cambiano, senza mai dimenticare radici e tradizioni. Una pietra miliare che si intreccia, quest’anno, con i 25 anni di aste del dipartimento Vini – il primo in Italia – oggi leader del settore sul mercato nazionale.
Sono circa 800 i lotti accuratamente scelti dal capo dipartimento Francesco Tanzi e dalla Casa d’Aste per questo catalogo, che annovera, come di consueto, il meglio che il mercato enologico offre: dalle annate più giovani a quelle leggendarie, dalle edizioni limitate ai grandi formati, sarà una tre giorni che catturerà sicuramente la curiosità di collezionisti e appassionati dal primo all’ultimo lotto.
La prima sessione, che si terrà nel pomeriggio del 10 aprile, è volutamente rappresentativa della celebrazione che questa asta significa per Pandolfini, con più di cento lotti dedicati al Roi delle feste: lo Champagne. Tutte le più famose maison produttrici delle bollicine più amate al mondo sono presenti, da Krug a Bollinger, da Armand de Brignac – con una confezione da collezione – a Selosse, e la sua celebre selezione Lieux Dits, fino all’etichetta più riconoscibile della regione: Dom Pérignon, con tutte le sue edizioni speciali, come quella firmata da Lady Gaga, e le varie declinazioni, o Plénitude.
Ad aprire la seconda giornata dedicata ai tesori italiani, invece, un evento esclusivo che Pandolfini è onorata di ospitare nei suoi saloni in questo anno speciale: una degustazione del vino italiano più famoso al mondo, Sassicaia. Assieme allo staff della Tenuta San Guido e all’Enoteca Pinchiorri – che curerà il light lunch successivo – verrà offerta ai più affezionati clienti e a pochi altri invitati un’esperienza per rendere ancora più unico questo anno di celebrazioni. È proprio una nutrita sessione di Sassicaia, con lotti dalle annate più recenti fino alla leggendaria 1985, ad inaugurare la vendita del pomeriggio, che prosegue poi con gli altri tesori toscani, piemontesi e delle altre grandi regioni produttrici: Masseto, Monfortino, Solaia, Mascarello, Giulio Ferrari. Chiude la giornata una notevole selezione di Amaroni della Valpolicella di Romano Dal Forno e Giuseppe Quintarelli, con bottiglie di vario formato, anche Jéroboam.
Una Single Owner Collection, infine, inaugura l’ultima giornata: da Le Pergole Torte di Montevertine a Monfortino di Conterno, dalle magnum di Barolo di Giuseppe Rinaldi a quelle di Sangiovese 100% di Gianfranco Soldera, questa particolare collezione offre ad appassionati e collezionisti grandi vini italiani provenienti da una collezione unica di un esperto del settore che, con cura e passione, ha composto una cantina con alcune delle principali etichette del Bel Paese.
Conclude la tre giorni di vendite – nel pomeriggio del 12 – la consueta sessione dedicata ai vini esteri, con particolare attenzione alle etichette francesi di Bordeaux e Borgogna. Veri e propri tesori in bottiglia, come la magnum di Haut Brion del 1989 – annata storica della regione e di questo produttore – o i lotti del celeberrimo Pétrus, sempre ricercato da tutti i grandi appassionati del settore, fino agli esclusivi domaine della Borgogna, come Armand Rousseau, Coche Dury, d’Auvenay, Leroy e, con più di 40 lotti, Domaine de la Romanée Conti. Del re della Côte d’Or, in catalogo, la maggior parte delle referenze: dai grandi rossi, come Richebourg, La Tâche e lo stesso Romanée Conti, ai rarissimi bianchi, con i Montrachet e l’ultimo arrivato nell’azienda, il Corton-Charlemagne, con le prime annate prodotte.
Le bottiglie all’interno di questo catalogo sono il risultato della ricerca costante e dell’impegno messo da Pandolfini nell’offrire ai propri clienti prodotti unici e, altrimenti, introvabili; una filosofia che anima tutti i dipartimenti della Casa d’Aste da oltre un secolo.
Parafrasando la frase conclusiva del film capolavoro – Casablanca – che ha ispirato il titolo dell’asta, questo catalogo è la celebrazione di una bella amicizia, inaugurata 25 anni fa quasi per gioco, tra Pandolfini e il mondo del vino.