C.s. esito asta 1 marzo | un ritratto di michiel swerts infiamma la vendita di pandolfini

Ieri 1 marzo Pandolfini ha iniziato l’anno di aste con una vendita dedicata alla pittura, totale di venduto pari a 1.539.750 euro, che ha avuto il suo culmine nella sessione antimeridiana in cui si presentavano dipinti e sculture eseguiti fra Tre e Seicento.

Come gli esperti della Casa d’Aste si aspettavano, la palma di top lot è andata a Giovane con pipa (lotto 70) la cui attribuzione al raro pittore fiammingo Michiel Sweerts, suggerita nella nota di catalogo, è stata accolta con partecipazione convinta e determinata dai principali clienti internazionali che hanno dovuto confrontarsi con agguerriti collezionisti italiani in una competizione, a suon di rilanci senza esitazioni tra telefoni e sala, che ha fatto letteralmente schizzare l’opera a 338.500 euro.

Pochi lotti prima, molto bene ha fatto anche Cristo giovinetto (lotto 64), un piccolo olio su tavola di scuola fiorentina del XVII secolo valorizzato da una splendida cornice bolognese, che è stato battuto a 23.750 euro, cifra con cui è stato aggiudicato anche il dipinto Susanna e i Vecchioni (lotto 97) del raffinato Mario Balassi.

Inoltre sono state tutte vendute le opere di Giulio Carpioni (lotti 31-33) provenienti da un'unica proprietà e proposte in sequenza, mentre ha più che raddoppiato la base d'asta la piccola Natività (lotto 100) a tempera e olio su tavola di Jacopo di Cione che è stata aggiudicata a 52.500 euro.

Risultati che nell’insieme suonano come indicatori di una ripresa d’interesse per il settore dei Dipinti sia tra gli operatori sia tra i collezionisti, confermando le buone sensazioni che Pandolfini aveva registrato nel recente passato.

Nella sessione pomeridiana, caratterizzata da una media stime decisamente più elevata che nella sessione precedente, sono da annotare le aggiudicazioni di una serie di dipinti di figura e paesaggio, da Salomone e la regina di Saba di Pietro Michi (lotto 196) battuto a 27.500 euro alla coppia di Capricci architettonici con figure (lotto 164), Roma metà XVIII secolo, che ha chiuso la gara a 37.500 euro.

Non sono mancate le piacevoli sorprese e tra queste è da annoverare la vendita per 11.250 euro di Orazione nell'orto (lotto 160), un olio su rame, da Deniys Calvaert, di un fine Pittore lombardo del XVII secolo, ma anche l’ottima performance del piccolo ed elegante tondo Testa di ragazzo (lotto 162), di scuola romana del XVII secolo, per il quale circolava, chissà se a ragione, il nome di Angelo Caroselli, che è stato aggiudicato a 15.000 euro.

Successo anche per i dipinti provenienti dalla proprietà perugina di Bruno Buitoni, in particolare il Gaspar Lopez, Natura morta con fiori, frutta e maiolica bianca e blu (lotto 165) aggiudicato al doppio della stima per 13.750 euro, mentre è entrato in una nuova collezione per 16.250 euro Natura morta di frutta e una battaglia sullo sfondo (lotto 166) di Bartolomeo Castelli il Giovane.

Bisogna anche annotare il favore e l’interesse registrato per le opere scultoree, bronzi o marmi, in modo trasversale lungo i secoli rappresentati in catalogo.

Con la scultura entriamo nella cronaca della seconda e ultima parte del pomeriggio quando sono andati in scena i 129 lotti del catalogo relativi ai dipinti dal XIX al XX secolo.

Per questa sezione si deve citare il favore incontrato dal dipinto Ritratto di Gentiluomo con moglie e figlie (lotto 268) di Pietro Luchini che è passato in una nuova proprietà per 15.000 euro. E’ certo che la eco del suo record, 320.000 euro con cui è stata aggiudicata LA SULTANA da Pandolfini nello scorso novembre, hanno riportato l’interesse attorno al pittore bergamasco e alla sua intera produzione di qualità.

Apprezzate, ma senza particolari picchi, le opere di Galileo Chini del quale ricordiamo la vendita per 10.375 euro di un Nudo di donna.

Come spesso accade, hanno riscontrato il favore del pubblico le opere che in qualche modo riportano alle radici culturali e territoriali della nostra penisola; così hanno trovato nuova proprietà alcuni scorci romani, su tutti la coppia di assolate VEDUTE DI ROMA di Pietro Sassi (lotto 292) aggiudicata per 14.375 euro o gli scorci fiorentini di Lomi, Brandeis, Chini, Bartolena del quale è stata battuta a 4.250 euro la VEDUTA DI VILLA, un piccolo olio su cartoncino.

Nel complesso la vendita si è chiusa con il 68% di lotti venduti e l’altrettanto ottima percentuale, 130% di venduto sulle riserve.