Esito asta arredi e oggetti d’arte | 19 novembre 2015

ARREDI E OGGETTI D'ARTE::
UN SUCCESSO RINNOVATO CHE VALE PIÚ DI 1 MILIONE DI EURO

 

Il 19 novembre, con il catalogo dedicato agli Arredi e Oggetti d’Arte si è conclusa la tre giorni di vendite di Pandolfini Casa d’Aste.
Il totale del venduto ha superato il 1 milione di euro, che equivale al 190% delle stime minime, cifre raccolte a fronte di una percentuali di lotti venduti del 74%.

Quello della vendita di oggi è un risultato molto positivo che chiude questi tre giorni di aste e di grandi soddisfazioni con un incasso complessivo che sfiora i 4 milioni di euroE’ un esito che ci conforta nella politica di proporre cataloghi rigorosi con opere attentamente selezionate che ci permettono di ottenere risultati che sono confrontabili con quelli internazionali. L’asta di ieri ne è un chiaro esempio: è opinione generalizzata che il mercato degli arredi antichi sia “al palo”, legato a un mondo collezionistico che non c'è più, lontano dal gusto e dalla moda attuale, al contrario abbiamo dimostrato che se le proposte sono di qualità, si distinguono per perizia tecnica e quell’eleganza formale intrinseca all’opera stessa, continuano a godere dell’attenzione del mercato.” Questo in sintesi il commento di Pietro De Bernardi, ieri pomeriggio dopo aver chiuso la vendita e aver dato appuntamento per le prossime aste di Gioielli e Orologi da polso, Argenti e Numismatica di inizio dicembre.  

Top lot della vendita di IMPORTANTI MOBILI, ARREDI, OGGETTI D’ARTE, PORCELLANE E MAIOLICHE è stata la Pendola da camino allegoria dell’Africa, francese del 1800 circa, firmata dal maître horologier Piolaine, che è stata aggiudicata per 42.500 euro, cifra che equivale a sette volte la stima a catalogo.
Sono, invece, italiane della Manifattura Ginori a Doccia le Quattro sculture in bisquit raffiguranti i momenti della giornata - Aurora, Giorno, Crepuscolo e Notte - che di rilancio in rilancio sono passate di mano per 36.250 euro, cioè il 300% della stima.
Continuando con gli oggetti d’arte ricordiamo la vendita per 27.500 euro, cifra che quadruplica la stima, con cui è stato aggiudicato il “Cipolla”, un servizio del XIX secolo della Manifattura di Meissen, composto da ben 319 pezzi. 

Passando agli arredi ricordiamo in primo luogo la vendita del piccolo Secretaire attribuito a Giuseppe Maggiolini, in legno di noce intarsiato, con i classici motivi di volute e foglie d’acanto entro cornici geometriche e foglie d’acqua, in legno di rosa, palissandro, tulipé, amarena, acero e bosso che è stato venduto per 22.500 euro. Le opere dell’ebanista di Parabiago, in larga misura riferibili a una committenza di alto livello, riscuotono sempre una sincera attenzione del mercato, non a caso nella recente asta di ottobre proprio Pandolfini aveva battuto una coppia di cassettoni per 187.500 euro.
L’ebanisteria veneziana del XVIII secolo è stata protagonista con due lotti in particolare, un Cassettone in noce e radica di noce dalle linee mosse che ha trovato nuova dimora per 33.750 euro e una Coppia di piccoli Cassettoncini, sempre in noce e radica di noce, dalle linee più rigorose che, segnando un 450% della stima, sono stati battuti per 27.500 euro.
Ottimo risultato anche per l’importante Tavolo da parete, Firenze XVII secolo, con piano impiallacciato in marmo giallo di Siena retto da una struttura in legno intagliato, scolpito e dorato a creare grandi volute, foglie, mascheroni e quattro sostegni con erme alate, battuto per 26.875 euro.
Sempre in tema di arredi di grande impatto ed eleganza, ricordiamo la vendita per 22.500 euro della Coppia di Cassettoni napoletani di metà Settecento, impiallacciati in bois de rose e bois de violette, dalle linee morbide con gambe a sciabola calzate in bronzo dorato.
Medesima provenienza, epoca, essenze e forma per il Cassettone passato di mano per 25.000 euro, che si differenzia dalla coppia precedente per la superficie impiallacciata a formare un motivo a spina e i rosoni, a guisa di petali che si rincorrono, che ornano i fianchi e il fronte.
Successo per un arredo sempre di grande fascino, uno Stipo, che è stato aggiudicato per 25.000 euro. Opera romana del XIX secolo, ha la classica struttura architettonica in legno ebanizzato ripartita in campiture geometriche decorate da marmi policromi, pietre dure e applicazioni in bronzo dorato.

 In conclusione, ma per questo non ultimo in ordine d’importanza, bisogna ricordare lo straordinario successo di una piccola Collezione di figure di presepe napoletano, in particolare di quattro lotti combattutissimi tra un telefono e un compratore online che, grazie a PANDOLFINI LIVE, se li è aggiudicati tutti. Si trattava di tre bellissimi Re Magi, Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, e un Gruppo composto da una Popolana, un Giovinetto e un Paggio moro che sono stati battuti rispettivamente a 7.500, 4.000, 3.750 e 7.500 euro.