VINCENTE IL GUSTO INTERNAZIONALE E ANTIQUARIALE DI ALTO LIVELLO
Lo scorso 17 ottobre Pandolfini ha esitato le due aste della sessione autunnale dedicate all’antiquariato vero e PROPRIO, cioè mobili, arredi, oggetti d’arte e tutti quegli elementi ornamentali e di utilità che oggi consideriamo complementi all’arredo che al contrario, nei secoli passati, vivevano di vita propria ed erano opera dei artigiani-artisti e maestranze specializzate come ebanisti, intagliatori, intarsiatori, stuccatori e doratori…
Un argomento così vasto e articolato per epoche e provenienze da dare corpo a due vendite che si distinguono per il “gusto” del collezionismo cui si riferiscono: una più propriamente indirizzata al mercato e al collezionismo nazionale, MOBILI, ARREDI E OGGETTI D’ARTE DA COLLEZIONI PRIVATE, un’altra che parla un linguaggio più internazionale, INTERNATIONAL FINE ART.
E proprio quest’ultima asta ha ottenuto particolare successo e attenzione da parte del collezionismo più colto e lungimirante, italiano e internazionale, come testimoniano i lotti con le più alte aggiudicazioni.
Segnaliamo la bella Pendola da camino in bronzo patinato e dorato con applicazioni in vetro smaltato realizzata in Francia nel 1800 circa. A fronte di una stima di 8.000/12.000 euro la pendola raffigurante L’America – impersonata da una donna indiana seduta sull’orologio – è stata aggiudicata dopo una serie ininterrotta di rilanci a 31.250 euro (lotto 244).
Medesima cifra di aggiudicazione, 31.250 euro, per il grande Micromosaico raffigurante il Colosseo, eseguito su cassina in marmo Nero del Belgio da un artista di Scuola romana nel 1860 circa (lotto 218).
L’interesse per queste opere, che hanno visto la loro fortuna a partire dal Gran Tour dei viaggiatori stranieri in Italia sul finire del Settecento e perdurando anche in tutto il secolo seguente, è confermato dall’aggiudicazione per 20.000 euro di un altro Micromosaico raffigurante una Donna che allatta, sempre di Scuola romana della seconda metà del XIX secolo (lotto 213).
In tema è anche la Coppia di Busti raffiguranti Giulio Cesare e Nerone che sono entrati in una nuova collezione per 18.750 euro. Scolpiti in marmi colorati e retti da due basi modanate sono stati realizzati in Italia nel corso del XIX secolo (lotto 223).
E’, invece, realizzata a Roma agli inizi del XVIII secolo la Specchiera, imponente per le dimensioni e la ricchezza dei decori scolpiti e intagliati, che è stata aggiudicata per 18.750 euro a un nuovo collezionista (lotto 268).
Ancora di produzione italiana ma di un gusto internazionale per l’eleganza e la purezza di linee e decori è la Coppia di Cassettoni napoletani di Epoca Luigi XVI. Questi due arredi di forma a demilune con piano lastronato in marmo, lastronati e intarsiati con essenze varie a motivi geometrici, sono passati di mano per 16.250 euro (lotto 252).
Ancora Italia e ancora Roma prima metà del XVIII secolo per l’angelo Inginocchiato, una scultura in bronzo che ha quintuplicato la stima chiudendo una appassionante gara a 20.000 euro (lotto 243).
Nel panorama delle proposte internazionali ricordiamo l’aggiudicazione per 22.500 euro della Commode Bureau de pente realizzata in Francia nella seconda metà del XVIII secolo. L’arredo è lastronato e intarsiato in legni vari con inserzioni di madreperla, decori, maniglie e bocchette sono in bronzo dorato (lotto 264).
Dalla Francia all’Inghilterra, e dalla prima alla seconda metà del XVIII secolo, per rendere conto dell’aggiudicazione a 15.000 euro di una Coppia di Librerie a doppio corpo realizzate in mogano (lotto 273).
Analizzando l’esito complessivo segnaliamo, con piacere, l’attenzione riservata ai diversi lotti riguardanti i tessili, in particolare per alcuni tappeti persiani e uno cinese, e anche per gli arazzi delle celebri manifatture del nord Europa.
In precedenza erano stati esitati i 158 lotti del catalogo MOBILI, ARREDI E OGGETTI D’ARTE DA COLLEZIONI PRIVATE che proponeva beni provenienti da importanti collezioni private italiane accomunate da un gusto antiquariale di alto livello.
Su tutto bisogna segnalare la bella e intensa competizione accesa dall’importante Coppia di Alari realizzati a Venezia nel corso della prima metà del XVII secolo nella bottega di Nicolò Roccatagliata che hanno praticamente raddoppiato la stima chiudendo a 16.250 euro (lotto 141).
Di sicuro interesse per il collezionismo più colto, amante del mondo delle vanitas, è la Coppia di Memento mori di Scuola napoletana del XVII secolo realizzata a olio su tela che è entrata in una nuova collezione per 12.500 euro, quattro volte la stima (lotto 5).
Questa asta ha visto un’attenzione particolare per le sculture e gli oggetti d’arte come conferma la vendita per 10.625 euro di Quattro figure da Presepe eseguite da un artigiano-artista napoletano nel corso del XVIII secolo. Le sculture, alte circa 40 centimetri, raffigurano un suonatore d’arpa e una coppia di popolani mentre, mantenendo le dovuto proporzioni, il bambino che completa il gruppo è alto circa la metà (lotto 25).
Esulando ancora dagli arredi, anche questa vendita come la precedente ha segnato l’interesse per i tappeti, ricordiamo i 10.000 euro raggiunti dal raro esemplare di Ziegler Mahal realizzato in Persia nel XIX secolo (lotto 8).
L’ebanisteria conferma risultati in linea con l’attuale mercato, all’interno delle aggiudicazioni si riscontrano alcuni spunti interessanti come quella per 12.500 euro di Quattro ventole in legno intagliato, scolpito e dorato eseguite a Roma a metà XVIII secolo (lotto 151) e quella della Coppia di grandi specchiere, alte quasi due metri e mezzo, in legno intagliato, scolpito e dorato realizzate nell’Italia Meridionale intorno alla metà del XVIII secolo (lotto 14).