Un percorso di ricerca peculiare, figlio di gusto e passione, ha portato Massimo Vezzosi a scegliere, raccogliere e circondarsi di opere di rara bellezza, un cammino senza soluzione di continuità dalla pittura antica alla scultura antica, per giungere fino agli anni 30 e 40 del Novecento, passando per il XIX secolo più colto e raffinato.
Un viaggio che si può ripercorrere attraverso le opere che Pandolfini ha il piacere di esporre a Palazzo Ramirez-Montalvo dal 7 al 10 ottobre e porre in vendita il giorno seguente.
Seguendo il filo del tempo partiamo da Pietro Grammorseo, documentato fino al 1531 a Casale Monferrato, autore di un prezioso pannello ad olio su tavola, che doveva essere parte di un trittico, raffigurante SAN GREGORIO MAGNO E SANTO STEFANO, che è in catalogo con la stima di 100.000/150.000 euro. Al Cinquecento toscano è da ascrivere SAN GIOVANNI BATTISTA, un olio su tela di buone dimensioni, stimato 25.000/35.000 euro, di Francesco Rustici, detto il Rustichino, pittore senese particolarmente apprezzato dalla famiglia Medici.
Si rivolge a un mondo collezionistico diverso, più legato alla cultura e alle tradizioni lombardo-piemontesi, il dipinto ad olio su tela di Carlo Francesco Nuvolone che rappresenta una FIGURA FEMMINILE CON LIBRO, in catalogo per 20.000/30.000 euro. Del toscano Vincenzo Meucci la raccolta di Massimo Vezzosi conta il grande dipinto VENERE E ADONE datato 1721, come si evince dall’iscrizione posta sul retro della tela “VIN:IO MEUCCI/f: /1721”, stimato 65.000/85.000 euro.
Vi sono poi opere di sicuro interesse come la bella tela a olio raffigurante SAFFO O ALLEGORIA DELLA POESIA eseguita dal lucchese Stefano Tofanelli attivo a cavallo di Sette e Ottocento, che è in catalogo per la cifra di 12.000/18.000 euro, mentre 8.000/10.000 euro è stimato il bel RITRATTO DI DOMENICA BENVENUTI, un olio su tela eseguito nel 1834-35 da Pietro Benvenuti, poco meno 5.000/8.000 euro è la valutazione dell’olio su tela del pittore veneto Natale Schiavoni che immortala GIUDITTA CON LA TESTA DI OLOFERNE. Ancora Ottocento per l’ADONE dipinto a olio su tela del toscano Giuseppe Bezzuoli e in catalogo per 8.000/10.000 euro, mentre entriamo nel XX secolo con il RITRATTO firmato e datato 1932 di Giovanni Guerrini stimato 2.500/3.500 euro.
Giunti al Novecento parliamo di scultura camminando a ritroso partendo dalla potente scultura in marmo bianco di Carrara di Giovanni Maria Benzoni che raffigura un umbratile INVERNO la cui stima è di 10.000/15.000 euro; poco di più, 12.000/18.000 euro, è la valutazione con cui è inserito in catalogo il BUSTO DI DIANA in marmo bianco di Carrara dello scultore toscano, che ha operato a cavallo tra Sei e Settecento, Giuseppe Piamontini.
È un artista fiorentino del XVI secolo l’autore di un bel bassorilievo ovale raffigurante FANCIULLI ALLA FONTE, l’opera, in marmo bianco, è valutata 8.000/12.000 euro, mentre risale a un secolo prima, il Cinquecento, la scultura in legno dorato e dipinto FIGURA DI GUERRIERO, opera di Neri Alberti da Sansepolcro la cui stima è di 14.000/18.000 euro.