L’asta primaverile di dipinti antichi propone una selezione di circa sessanta opere dal XV al XVIII secolo. L’alta epoca è splendidamente rappresentata da una Madonna col Bambino del senese Guidoccio Cozzarelli, preziosa nell’oro dei panneggi e del fondo punzonato, stimata 40.000/60.000 euro.
Varie opere su tavola sacre e profane rimandano al Cinquecento fiorentino, tra queste un’inedita Madonna col Bambino e San Giovannino che arricchisce in maniera significativa il corpus del raro Pier Francesco di Jacopo Foschi che è inserita in catalogo con un valutazione di 60.000/80.000 euro, mentre è di 20.000/30.000 euro la stima della Madonna col Bambino e San Giovanni battista in un paesaggio di Domenico Puligo.
Per le opere profane ricordiamo due bei ritratti di personaggi aristocratici completi delle loro cornici intagliate e dorate, in catalogo tra i 15.000 e i 20.000 euro ciascuno.
Il Seicento fiorentino è presente con intriganti e recenti scoperte: una raffinata Baccante, valutata 15.000/20.000 euro, riconosciuta al catalogo di Francesco Furini, artista particolarmente amato dalla famiglia Medici che gli commissionò due affreschi per Palazzo Pitti; nella Galleria Palatina sono anche due suoi dipinti mentre altri sono, purtroppo, solo nei depositi della Galleria degli Uffizi.
In evidenza un’inedita Salomè, soggetto biblico al quale Onorio Marinari dedicò più di una tela; la nostra ha una valutazione, davvero interessante, di 7.000/10.000 euro. Poi, una nuova versione della nota Angelica e Ruggero di Giovanni Bilivert proveniente da un’antica raccolta fiorentina è stimata tra i 30.000 e i 50.000 euro.
È opportuno ricordare anche San Pietro visita Sant’Agata, di un artista caravaggesco molto vicino a Simon Vouet, inserito in catalogo per 40.000/60.000 euro, e il Ritratto di un personaggio di casa Mattei, da tempo riconosciuto a Giovan Battista Gaulli, il Baciccio. Il dipinto che Pandolfini pone in asta con la stima di 30.000/50.000 euro si caratterizza innanzi tutto per l’importante provenienza documentata dalla scritta al retro e del cartiglio ottocentesco a indicare l’identità del ritrattato nell’ambito dell’antica famiglia romana, nota per la ricchissima collezione di antichità, la committenza di opere al Caravaggio e ai suoi primi seguaci, e la protezione del giovanissimo Pietro da Cortona.
Una interessante selezione di nature morte ha il suo punto di forza nella Composizione di frutta e fiori con un arancio sbucciato, stimata 25.000/35.000 euro e restituita al catalogo di Bernardo Strozzi, artista sempre più raro sul mercato, e in tele di fiori di Bartolomeo Ligozzi, figlio del veronese ma naturalizzato fiorentino Jacopo Ligozzi, e di Bartolomeo Bimbi artista universalmente conosciuto per le sue splendide e ricche composizioni.
Conclude il catalogo una serie di opere settecentesche appartenenti a diverse scuole italiane; spigolando segnaliamo una tavoletta con David e Abigail dalla bottega napoletana di Filippo Falciatore la cui stima è
di 3.000/5.000 euro, l’affascinante Amore e Psiche di Domenico Corvi valutata 12.000/18.000 euro e una veduta veneziana, IL BUCINTORO A SAN NICOLO' DI LIDO, da ascrivere alla scuola di Francesco Guardi, che ripete a pochi anni di distanza e con pressoché assoluta fedeltà e identiche dimensioni una delle “cerimonie dogali” del maestro veneziano ora al Louvre, in catalogo per 40.000/60.000 euro.